*Quando tutto sembrava ormai compromesso è intervenuto il classico colpo di scena che ha ridisegnato per l’ennesima volta la fisionomia di questa instabile amministrazione comunale. L’assessore Sestri, alla fine, ha ottenuto lo sdoganamento dal Sindaco uscendo così da una situazione divenuta insopportabile, per via della sfiducia largamente maturata nei sui riguardi. C’è stata, a dire il vero, una ostentata resistenza da parte del primo cittadino, avvalorata anche da un vigoroso atto d’imperio (la defenestrazione di Pompei) che aveva, in qualche modo, consacrato la riappropriazione della sua autorità, ma non è servito.
D’altro canto Martinelli lo sapeva da oltre un anno che sarebbe finita in questo modo, il resto è tattica dai poveri contenuti. Ciò che sbalordisce invece è la nomina dei due nuovi assessori. Pierluigi Tassotti, di cui ho stima ed ammirazione, sembra essere diventato per il Sindaco la panacea per tutti i suoi problemi. A parte il fatto che tutti gl’impegni di cui è gravato (titolare di studio odontotecnico, Presidente del circolo tennis Maggioni, consigliere di amministrazione della Samb calcio ed ora anche Assessore allo Sport, Gemellaggi e Pari Opportunità) non gli consentiranno di avere una vita tranquilla e riposata, la scelta di nominarlo assessore sembra ingenerosa per lui ed ingiusta per gli altri.
Per quanto riguarda il Prof. Felicetti, sento il dovere di fare alcune riflessioni con il rispetto e la considerazione che gli serbo. Io ricordo in maniera chiara la portata dell’intervento fatto dal neo Assessore alla Scuola ed al Personale in uno degli ultimi Consigli Comunali. Un intervento lucido e circostanziato degno del miglior esponente di opposizione, che suscitò da parte mia e non solo, profonda ammirazione per il coraggio di una critica forte ma quanto mai opportuna. Velenosi fendenti dritti al cuore dell’amministrazione comunale che mettevano chiaramente in stato d’accusa il Sindaco ed i suoi assessori. “Il consigliere comunale è eletto dal popolo per esercitare quel ruolo e non per fare l’assessore�? fu il primo attacco.
Per quanto riguarda poi gli assessorati, il professore sciorinò bastonate sulle gengive per tutti: la Cultura che doveva porsi in maniera discontinua rispetto alla precedente amministrazione ha finito, dopo alcune iniziative disastrose (disastrose per le casse comunali), per proseguire le esperienze avviate dalla giunta Perazzoli. I Lavori Pubblici, con la cessione di alcuni edifici scolastici e della vecchia sede della capitaneria di porto, annullata recentemente, avevano mostrato chiari segnali d’inaffidabilità. L’Urbanistica, con l’accanimento persecutorio nei confronti di Sestri di cui apprezzava e sosteneva l’operato (se fosse stato cacciato Sestri, il partito Repubblicano non avrebbe più garantito il sostegno all’Amministrazione, disse ancora il Prof. Felicetti). L’ultimo attacco al Sindaco responsabile di non intervenire sulla perdurante immobilità della Presidente della Commissione Urbanistica. La chiosa fu la denuncia della ingerenza da parte di un imprecisato tecnico di un partito nell’esaminare il nuovo PRG prima del suo ufficiale protocollo (che ancora non è avvenuto e che non si sa quando avverrà).
Non suonava certo come un pubblico encomio il ribollire degli impeti dialettici del professore, per troppo tempo soffocati, imprigionati dall’omertà. Dopo tutte queste espressioni non propriamente amichevoli, il Prof. Felicetti viene nominato nuovo assessore dal Sindaco. Non riesco a trovare spiegazioni. E’ stata una mossa strategica per neutralizzare un potenziale, pericoloso avversario, oppure gli hanno confezionato un bel “pacco�? che gli è stato infiocchettato con tanto di legittimazione istituzionale? All’epoca venne invitato cordialmente ad andarsene da Forza Italia e se i suoi “estimatori�? sono rimasti gli stessi, chi gli assicura che non potrebbero riservagli qualche sgradita sorpresa?
Tanto questa è un’amministrazione camaleonte: cambia pelle ad ogni stagione e non si potrà mai dire “speriamo che sia l’ultima�?.
*Alceo Spinozzi – Popolari-Udeur