SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’opposizione rompe gli indugi e lancia un’offensiva decisa nei confronti dell’Amministrazione comunale. “Ci rivolgiamo al Difensore civico regionale delle Marche – dichiara Giovanni Gaspari in virtù dell’art. 193, comma 4, del T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali) che recita ‘La mancata adozione, da parte dell’ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione di cui all’art. 141, con applicazione della procedura prevista dal comma 2 del medesimo articolo.’ Siamo quindi di fronte ad un termine perentorio che scade oggi, 30 settembre�?.
L’art. 141, riguardante lo scioglimento e la sospensione dei Consigli comunali e provinciali, dà, però, nel caso non sia approvato nei termini di legge il riequilibrio, un termine non superiore a venti giorni per la sottoposizione in Consiglio Comunale.
Giovanni Gaspari sottolinea che non necessariamente il termine a disposizione è di venti giorni e solleva un’altra obiezione: “Nell’art. 141, comma 1, si sostiene che ‘i Consigli comunali e regionali vengono sciolti [] quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico.’ Adesso prenderemo l’elenco in cui, in questi anni, è stato approvato il consuntivo oltre il termine previsto, e, gli anni in cui il riequilibrio è stato approvato oltre il 30 settembre. Sono gravi e reiterate violazioni di legge e per questo motivo chiediamo l’intervento dell’organo di controllo�?.
“Tra le altre cose – ribadisce Gaspari – sembra che tra la maggioranza, o quello che ne resta, e il Sindaco ci sia un braccio di ferro, non per come andare avanti ma per stabilire chi si carichi la colpa per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, cosa che a me appare ormai scontata. Quello che noi stiamo offrendo sia un’opportunità unica. Prendano la palla al balzo�?.