Rimane avvolta nel mistero la morte di Ambrogio Ripamonti, l’uomo di 48 anni trovato senza vita nel suo box auto in via Ariosto a Monza. Dalle indagini, condotte dai carabinieri del gruppo territoriale, emergono pero’ particolari che farebbero pensare ad un suicidio particolarmente elaborato, anche se gli investigatori non escludono altre ipotesi. La zia aveva trovato un biglietto in cui il nipote l’avvisava che avrebbe passato alcuni giorni in un hotel a San Benedetto. Nel biglietto il numero di telefono dell’albergo in realta’ falso.
La donna non avendo piu’ notizie del nipote aveva chiamato i carabinieri. Ieri la scoperta del corpo. I militari hanno sentito un forte odore provenire dal box-auto di Ripamonti. Hanno aperto la saracinesca. In perfetto ordine, c’erano l’auto e una credenza profonda 80 centimetri e lunga circa un metro e mezzo sigillata ma che poteva essere chiusa sia dall’interno che dall’esterno. Qui e’ stato trovato l’uomo, seduto, privo di vita e in avanzato stato di decomposizione.
La morte dovrebbe risalire alla fine di luglio o ai primi di agosto. All’interno, un sacchetto con occhiali da vista, un walkman, le chiavi di casa, del box e della macchina, i documenti personali e i soldi nel portafogli, una bottiglietta di plastica e un cacciavite. Inoltre al suo fianco delle briosche e, sulle gambe un bicchiere con una sostanza che deve ancora essere analizzata. Nella cassapanca c’era anche una lampadina collegata ad un timer. Nell’intercapedine sottostante allo spazio in cui e’ stato trovato l’uomo, alta 22 centimetri, un meccanismo che sembrerebbe un refrigeratore. Con un tubo era collegato al vano in cui sedeva Ripamonti. Il congegno era spento, probabilmente fatto scattare dal timer cui era collegato. C’era inoltre una presa d’aria coperta con una retina a maglie fittissime. Ripamonti era figlio unico e aveva perso entrambi i genitori. Lavorava per una ditta di San Giuliano ma il suo reparto era stato chiuso due anni fa e lui era stato messo in mobilita’. Recentemente faceva lavori saltuari. Domani alle 13 l’autopsia.