SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovanni Gaspari, coordinatore de L’Ulivo: �?Questa Amministrazione ha promesso un piano regolatore che ancora non è stato fatto. Ancora più grave il fatto che, in assenza di una regolamentazione, stiano permettendo un uso smodato delle aree di un certo interesse per la programmazione, le aree D2 e le C.�?
Le aree C sono delle zone destinate, secondo il piano regolatore vigente, art. 48 punto 2, alle “attrezzature comuni�? e cioè ad attrezzature civili o amministrative, culturali, sociali, sanitarie di base, ricreative, assistenziali, commerciali (esclusivamente per la distribuzione) ed altre, nonché ad attrezzature religiose. E’ importante sottolineare però, che il concetto di “attrezzature commerciali�? per la distribuzione, non è inteso, in base alla legge, come centro commerciale o supermercato, bensì come servizio primario per la collettività, ovvero come mercatino rionale.
Ci sono anche dei precedenti, secondo Gaspari, che possono essere esplicativi. “L’Eurospin, ad esempio, è su un’area C, infatti, inizialmente, si trattava della sommatoria di piccole attività. Un altro caso analogo è quello dell’Edilpark, in Via Velino. Il Comune di San Benedetto, per la struttura in questione, sempre sita in area C, ha previsto una convenzione con la società realizzatrice dove, nel caso in cui volesse cambiare le destinazioni d’uso del PRG, si obbligava la società stessa a portare in Commissione edilizia e poi in Consiglio Comunale le varianti al piano regolatore.�?
Il problema delle aree C, quindi, tornato all’ordine del giorno con il caso Edilmassi, è che non è pacifico che siano aree dove è prevista la creazione di supermercati o centri commerciali.
“Non vorrei che, erroneamente – conclude Gaspari – a qualcuno fosse lasciato credere che in Via Goffredo da Buglione si potesse, ad oggi, fare una cosa del genere. Non si creino illusioni per le aree C. Il rischio che si corre è ritrovarsi delle strutture, come in Via Velino o come la caserma in Viale dello Sport, inutilizzate. Quando un opera del genere rimane ferma, nel tempo andrà sanata, e questo vorrà dire che la Pubblica Amministrazione non ha svolto la sua funzione di programmazione. Il Piano Regolatore va fatto. Se si apre una caccia alle aree C, senza PRG, i danni per San Benedetto del Tronto, potranno essere ingentissimi.�?