*Il turismo rappresenta una delle principali opportunità di sviluppo economico e sociale delle Marche. Le caratteristiche proprie delle Marche rappresentano un tratto distintivo che se viene ben gestito potrebbe trasformarsi in un vantaggio competitivo assai rilevante per vincere la concorrenza internazionale. Infatti l’Eurispes anche nel Rapporto Italia 2004 ha evidenziano che nel turismo, come negli altri settori dell’economia italiana, si avverte un problema di competitività internazionale intesa come capacità del sistema dell’offerta turistica italiana di affrontare e vincere la concorrenza di altri paesi nell’intercettare quote significative della domanda turistica e nel guadagnare spazi e risultati utili nel mercato del turismo internazionale. Problema aggravato dalla complessità dell’offerta turistica che influenza inevitabilmente il giudizio del turista, il quale entrando nell’intero “sistema�? del paese visitato, valuta l’insieme dei servizi utilizzati, nel corso del suo soggiorno. Problema per il quale non possono essere replicati in maniera generica le considerazioni valide per il commercio internazionale dei beni, ma che richiede, invece, approcci specifici e mirati alle sue reali connotazioni e dimensioni.
E’ indispensabile, quindi, verificare gli ambiti ed i livelli di competitività dell’offerta turistica della nostra zona e individuare azioni atte a renderle superiori a quelli dei paesi concorrenti. Tralasciando le considerazioni sulle analisi quantitative del settore turismo delle Marche in questa sede ritengo importante evidenziare che la competitività del settore dipende essenzialmente dalla qualità dell’offerta e dal livello dei prezzi.
Questi elementi costituiscono le due variabili principali che determinano gli orientamenti della domanda, sempre più ampia dell’offerta turistica internazionale. Il concetto di qualità si compone di due macro fattori: fattori di attrazione, legati al piacere del viaggio e del soggiorno e fattori di agibilità, connessi con il comfort del viaggio e del soggiorno. I primi si identificano con le risorse materiali ed immateriali preesistenti o create ad hoc, che calamitano la domanda: attrattive paesaggistiche e naturali, tesori artistici e culturali, eventi ecc.
Alcuni aspetti della competitività dell’offerta turistica italiana hanno parametri di valenza nazionale, ma spesso la competitività si giudica molto più compiutamente sulle tipologie di turismo e sui territorio sui cui esse insistono. Il turismo è infatti fattore di uso del territorio. In Italia il problema della competitività cambia i propri connotati ad ogni spostamento sul territorio.
Tenendo conto di ciò la prima operazione da fare per la verifica ed il miglioramento delle competitività dell’offerta turistica è proprio catalogare, classificare e ritagliare il territorio del paese nei territori omogenei secondo le vocazioni e le connotazioni turistiche. Ne verrà immediatamente fuori che non ha senso parlare di Costa Smeralda e Colline piemontesi, di Rapallo e di Merano, di Milano e di Riccione some se fossero medesime situazioni. Occorre, quindi, giungere entro breve tempo ad una definizione di offerta turistica che tenga conto delle omogenee peculiarità dei territori attraverso una concreta e fattiva collaborazione di tutti gli operatori del settore al fine di non perdere quelle enormi potenzialità che ha il turismo marchigiano.
L’obiettivo può essere raggiunto anche attraverso la costituzione di un osservatorio regionale permanente in grado di monitorare costantemente da un lato l’evoluzione della domanda e nel contempo valutare le strategie che possono adottare gli operatori marchigiani che operano in questo settore.
*Camillo Di Monte – Presidente Eurispes Marche