I tifosi della Samb non sanno più cosa pensare: la trattativa tra Gaucci e Pieroni per la compravendita della Samb potrebbe sbloccarsi improvvisamente, tuttavia nessuno può fare dei salti di gioia passando da una proprietà che minaccia di non far partire nemmeno la squadra per il prossimo campionato (non ci sarebbero neanche i giovani della Beretti per arrivare ad un congruo numero di giocatori) ad un’altra che ha alle spalle una doppia retrocessione e, probabilmente, la cancellazione di Ancona e Taranto dai rispettivi campionati.

Il futuro, ovunque lo si guardi, appare nero. Alessandro Gaucci lascia un’unica opzione affinché la situazione sulla Samb si sblocchi, ovvero che il comune di San Benedetto conceda alla Samb Calcio lo sfruttamento dello stadio Riviera delle Palme. Alessandro, sia detto chiaramente, è pronto ad un braccio di ferro psicologico: lui non viene a San Benedetto ma gradirebbe parlare con il Sindaco Martinelli.

Da parte sua il Sindaco Martinelli non può sottostare ai piccoli ricatti, anche se deve decidere se provare a ricucire lo strappo (ultima opportunità), o se invece imporre una linea di coerenza alla famiglia Gaucci (che, probabilmente, non accetterà). Sono poche le vie utili a salvare la Samb: papà Luciano pensa solo al Napoli e non sembra che le amicizie sambenedettesi lo inducano ad una maggiore sensibilità verso la Samb.

Ma se Alessandro Gaucci vuol far sprofondare la Samb a causa dei noti fatti avvenuti nel corso di Samb-Benevento del 2 novembre 2003 (le ingiurie dei tifosi verso la famiglia Gaucci), perché invece non decide di regalarla? Se avesse potuto distruggere la Sambenedettese avrebbe potuto non iscriverla affatto. Invece i Gaucci hanno permesso alla Samb di giocare un altro campionato di C1, e volendola vendere ad una cifra di tutto rispetto senza alcuna organizzazione societaria, tecnica e giovanile, si assumono implicitamente l’obbligo di gestire la Samb con tutto il rispetto necessario.

Alessandro Gaucci, Luciano Gaucci, Sindaco Martinelli, tifosi della Samb e imprenditori locali innamorati della Samb: cerchiamo di non affondare tutti insieme!