BARI – Il Bari continua a sperare nel ripescaggio nel campionato cadetto. Se la cosa non dovesse avvenire la dirigenza dei `galletti` si ritroverebbe a dover cedere numerosi giocatori, difficili da `mantenere` in Serie C. Il primo ad andare via potrebbe essere il capitano De Rosa, richiesto da Cagliari e Catanzaro. Sul piede di partenza anche il cileno Cordova, reduce da una buona stagione con 12 reti in 39 gare disputate.

FROSINONE- E’ Dino Pagliari il nuovo tecnico del Frosinone. Dopo aver contattato ed interpellato di persona diversi altri allenatori, il Presidente Stirpe ha finalmente sciolto le riserve ed annunciato il nome del mister marchigiano. Nell’ultima stagione agonistica, il quarantasettenne ex attaccante della Fiorentina ha condotto il Chieti, mentre in passato era stato alla Fermana, alla Maceratese ed al Trapani. La presentazione sarà fatta, con ogni probabilità nella mattinata di mercoledì, presso la sede sociale del Frosinone. In quest’occasione, il Presidente Stirpe introdurrà la nuova stagione, chiarendo programmi ed obiettivi della società giallazzurra.

VITERBO – Il rinnovo della comproprietà per Gazzi è stato il primo “colpo” della Viterbese sul mercato. Ora, in attesa dell’incontro in programma nei prossimi giorni tra la rinnovata società e Guido Carboni, da cui si saprà definitivamente se rimarrà il tecnico toscano sulla panchina gialloblù, si potranno avere delle notizie in più anche rispetto agli altri giocatori.

PESARO. Settimana decisiva sul fronte societario, Tra martedì e mercoledì la squadra incontrerà la società per le liberatorie. La società tenterà di proporre un dilazionamento degli stipendi e quanto pare ai giocatori questa soluzione non piace. Intanto si parla stranamente di mercato con la cessione definitiva di Martini alla Samb, Galeri che resta in biancorosso e la situazione Crocetti in discussione tra le due società. Si fanno anche i nomi di giovani giocatori provenienti da categorie inferiori o da primavere poco importanti, la situazione non è chiara e in città c’è poca fiducia verso Bruscoli.

TERAMO – Il centrocampista Bagalini è del Teramo. L’apertura delle buste ha sancito il ritorno in biancorosso dell’ex Avellino, che però verrà immediatamente ceduto ad un’altra squadra visto lo scarso feeling con tecnico e società. Da piazzare anche l’attaccante Mastronunzio, che ha rifiutato l’offerta del club abruzzese. Nel frattempo, la società ha raccolto le liberatorie di tutti i calciatori. Lunedì verrà spedita in Lega la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di C1.

LANCIANO – Non ce l’ha fatta il Lanciano a spuntarla per Tiziano Maggiolini. Il giocatore è stato perso alle buste: la Ternana ha offerto di più. Puccica e Colacioppo sono al lavoro per individuare gli elementi giusti per puntellare un organico già competitivo, ma che in caso di offerte irrinunciabili potrebbe perdere i suoi pezzi da novanta. Il 19 luglio partenza per il ritiro di Gubbio.

GIULIANOVA – Niente da fare per il Giulianova che perde Gianni Munari. Il centrocampista è stato riscattato dal Chievo. Munari ha fatto il salto di categoria, il direttore sportivo Lupo è al lavoro per trovare un sostituto mentre fissa un appuntamento con Obbedio per discutere il rinnovo del contratto. Capitolo tecnico: sempre lontano D’Arrigo, che nei prossimi giorni si incontra con Quartiglia, più vicino Augusto Gentilini ma non è da scartare l’ex Chievo e Alzano, Luciano Miani.

CHIETI – Il sindaco Cucullo ha preso posizione sulla telenovela riguardante la trattativa fra Buccilli e Picciotti per la cessione del Chieti. Cucullo ha definito “indecorosa” la questione e si è chiamato fuori dalla mediazione fino a quando le parti non chiariranno le proprie posizioni in maniera seria e trasparente. L’impressione è che la trattativa sia definitivamente chiusa. A questo punto, sul futuro del Chieti resta un grosso punto interrogativo. Le liberatorie sono state raccolte, manca però la fideiussione. Andrà avanti Buccilli o mollerà tutto dopo le pesanti frizioni con la piazza? Se la risposta, come sembra, sarà affermativa, quello che verrà sarà comunque un Chieti notevolmente ridimensionato nelle ambizioni e negli uomini.

PESCARA – Stella è del Piacenza. La società biancoazzurra non è riuscita a tenersi un prodotto del vivaio di Di Mascio, mentre nei giorni scorsi era riuscita a riscattare il bomber Calaiò, che si è detto disposto a restare ma solo in caso di ripescaggio. Un’ipotesi abbastanza remota. Proprio lo stesso Stella presto celebrerà il suo matrimonio. Salirà sull’altare con al fianco la bella Chiara. Nel frattempo, si lavora per valutare alcune offerte di imprenditori che si dicono disposti ad entrare nel club. Tramontata l’ipotesi Navarra, una grossa multinazionale del settore alimentare potrebbe presentare un’offerta a Scibilia nei prossimi giorni.

FOGGIA – Dopodomani, mercoledì 30 giugno, scade il termine per la presentazione dell’istanza di affiliazione dell’Us Foggia alla Figc.
La domanda, almeno in gran parte, è pronta. Mancano solo alcuni documenti, quelli che la federazione ha espressamente chiesto al presidente Aldo Teta mercoledì scorso in occasione del secondo (e non proprio incoraggiante) vertice tenuto a Roma. Mancherebbero, appunto secondo Teta, documenti che stamane dovrebbe rilasciare il tribunale dauno e relativi al fallimento del Foggia Calcio. Stando invece ad alcune indiscrezioni, prontamente smentite dall’amministratore delegato Giuseppe Coccimiglio, le complicazioni sarebbero sorte in seguito a un’altra istanza Figc: quella di un’ulteriore fidejussione per la garanzia dei debiti contratti con lo Stato (Irpef, Iva, Enpals) dalla società fallita e poi acquisita (il patrimonio attivo, ndr) da Coccimiglio. Il patron si dice pronto a fronteggiare qualsiasi evenienza, anche quella di un’altra fidejussione dopo averne già contratta una per assicurare la copertura dei contratti dei tesserati e del costo del campionato. Ma allora perché tanta tensione? Perché tanta incertezza?
Coccimiglio scalpita per il verdetto che sembra prossimo, Teta resta più calmo e assicura tifosi e città che tutto è stato fatto a norma di regolamento. In realtà la tensione è figlia della posta in palio: il destino del Foggia. Una tradizione che conta 11 campionati in A e 24 in B, una tradizione adesso costretta a fare i conti con un’affiliazione che tarda ad arrivare e con l’iscrizione rebus non si sa in quale campionato.
Altro rebus quello legato alle liberatorie dei tesserati. L’avrebbe rilasciata solo l’ex direttore sportivo Raffaele Sergio, mentre i calciatori Sapienza, Costanzo e Mengo avendo rinnovato il contratto hanno sollevato la società da qualsiasi incertezza. Ma per gli altri? Per Efficie, Pennacchietti e Catalano si sta ancora discutendo, per Del Core e Mariniello la strada del dialogo sembra interrotta: nessuno dei due vorrebbe tornare in rossonero, specie dopo quanto successo circa tre mesi fa in seguito al crack della società, ma nessuno a entrambi servirebbe la rescissione dal Foggia prima di firmare un altro contratto. Dell’allenatore, invece, dopo settimane di discussione, quasi non se ne parla più. Né Orlandi né Giampaolo né Gustinetti né Gasperini, la panchina potrebbe essere affidata a un tecnico straniero oppure a un outsider dalle belle speranze cui verrebbe accordata la fiducia a maggior ragione se il Foggia dovesse ripartire dai dilettanti. Scelta non di poco conto, che dovrebbe inoltre condizionare (se non impostare di comune accordo) la campagna trasferimenti che avrebbe in mente il ds Francesco Caruso. Insomma, tutto sarebbe pronto o quasi. Manca «solo» sapere dove giocheranno i rossoneri a settembre. Ma questa è una incognita cui la tifoseria s’era praticamente rassegnata già dopo il fallimento.

notizie tratte dai siti www.tuttalac.it, www.foggiacalciomania.com e www.datasport.it