*Il Circolo dei Sambenedettesi, in piena coerenza con l’attenzione già manifestata sulle pagine de Lu Campanò (giugno 2004, n. 2 – “Lungomare, intervento parziale con tante incognite”) all’intervento destinato a “rimodellare” il Lungomare di San Benedetto, in prima istanza nel tratto di 700 metri a partire dalla Rotonda di Porto d’Ascoli, ritiene di rivolgere alla città e a coloro che la governano un invito all’approfondimento e alla discussione di un tema così delicato.

Non siamo contrari a nessuna ipotesi di cambiamento che sia fondata su esigenze reali della città e preveda miglioramenti concreti in ordine alla funzionalità, alla bellezza e alla godibilità di un bene pubblico. Il Lungomare raccoglie in sé eredità storiche, compiti di rappresentanza locale, nazionale e internazionale, un sentire pubblico improntato allo stupore e al rispetto per tanta bellezza ambientale, oltreché la necessità di una difesa strenua del patrimonio arboreo dagli attacchi ricorrenti di agenti patogeni e, naturalmente, problemi di viabilità ordinaria e straordinaria. Avremmo voluto, a fronte di un’opera così impegnativa, che il progetto scaturisse perlomeno da un concorso di idee a livello nazionale, capace di mettere a confronto visioni diversamente qualificate e caratterizzate al fine di focalizzare spunti progettuali utili alla realizzazione di un’opera di vitale rilevanza per la città.

Riteniamo dunque che un progetto che metta mano a una realtà tanto complessa meriti un coinvolgimento più generalizzato e capillare dei cittadini. Così è avvenuto in circostanze analoghe in altre realtà comunali. La città deve vivere l’evento in piena consapevolezza dei fini e dei mezzi perché il risultato finale possa essere condiviso. Deve conoscere preventivamente le singole fasi realizzative nell’intero percorso progettuale per poter partecipare al dibattito e quindi anche comprendere e accettare gli enormi disagi derivanti dai “lavori in corso”.

Ci interessa pertanto sapere se il progetto sia stato discusso e approvato in sede di Consiglio Comunale per ribadire la necessità di una consapevole partecipazione pubblica. Ci preoccupa, inoltre, la tempistica degli interventi che, considerata la modalità di procedere per segmenti di territorio e relativi stralci progettuali, con in più la necessità di rifinanziare il progetto tramite mutui ogni volta ripetuti, lascia prevedere tempi eccessivi, insostenibili per una città a vocazione turistica come la nostra. Preoccupazione del resto alimentata anche dalle lungaggini di alcuni cantieri aperti nel cuore della città per interventi minimi rispetto a quelli previsti sul lungomare.

Chiediamo dunque, in puro spirito di partecipazione, che quanti hanno la responsabilità di governare e di decidere nel merito rispondano positivamente al nostro invito di aprire il tema alla verifica e al confronto pubblico. Non sarebbe certo tempo sprecato se è vero, tra l’altro, che un avvio dei lavori, con relativo espianto di palme, a stagione estiva praticamente già iniziata risulterebbe molto problematico per il benessere della città e del turismo.

*Il Circolo dei Sambenedettesi