Chi è Bruno Gabrielli

Nato a San Benedetto trentraquattro anni fa, è sposato dal ‘98 e ha un figlio, Lorenzo. “La sola cosa che mi rattrista è che non ho molto tempo da trascorrere insieme a lui�? dice Gabrielli. È libero professionista e svolge l’attività di consulente legale per le aziende.

Si è avvicinato al mondo della politica solo nel 2000. “In quel periodo è nata la mia esperienza politica con Forza Italia. Prima la politica mi aveva sempre affascinato, poi grazie all’onorevole Scaltritti ho frequentato Forza Italia e mi sono candidato�?. Dal maggio 2001 ricopre l’incarico di assessore a turismo, cultura e sport nella Giunta Martinelli.

Cosa pensa di dare a San Benedetto candidandosi alle provinciali?

Voglio far crescere questa città dalle potenzialità enormi, molte delle quali ancora inespresse. Il mio scopo principale quindi sarà far crescere la città non solo a livello provinciale ma anche a livello nazionale. San Benedetto è una città dalle grandi potenzialità perché riesce a far integrare bene le diversità, con una mentalità molto aperta e lungimirante. In questi ultimi anni si stanno affermando delle realtà che prima non venivano evidenziate bene: la cultura e lo sport. Riguardo quest’ultima, bisogna sapere che siamo puntualmente scelti dalla nazionale di sci italiana per la preparazione atletica. Riguardo la cultura invece, è già da diversi anni che vengono presentate mostre molto importanti, e a partire dal 2001 si sono susseguiti eventi culturali di un certo livello. Basti pensare, tra tutte le atre cose, alla musica classica: nel gennaio scorso abbiamo ospitato il maestro Accardo. Insomma, il mio obiettivo è far sì che San Benedetto possa dire la sua anche da questi punti di vista.

A tal proposito, può anticiparci qualche novità per l’estate 2004?

Da quando faccio l’assessore al turismo c’è una grande novità: il sistema turistico locale. E’ un mezzo molto importante per poter accrescere le potenzialità del nostro territorio, non solo della nostra città. E’ ovvio che oggi, quando si parla di turismo, non è più possibile pensare a dei confini comunali, va tutto inteso in senso più ampio. Solo facendo sinergia tra le diverse realtà che sono presenti nella nostra provincia, possiamo riusciamo a tenere il passo con gli altri. Oggi la competitività proviene anche dall’estero: in un mercato sempre più globalizzato c’è sempre più concorrenza da parte delle nazioni estere. Per controbattere queste ‘aggressioni’ provenienti dai mercati esteri, dobbiamo rispondere con delle logiche sinergiche, aventi alla base due nuclei essenziali: la qualità e l’ambiente. Se riusciamo a stare al passo con questi due fattori possiamo mantenerci competitivi nel mercato del turismo.

Quali le novità concrete per la prossima stagione?

Quest’anno abbiamo le veline. È una novità molto importante, basta pensare ai numeri che ci sono dietro questa manifestazione: una puntata riscuote qualcosa come 7 milioni di contatti televisivi. Se moltiplichiamo per cinque il tutto, dato che la nostra città ospiterà il programma in prima serata per cinque sere, superiamo i 30 milioni di ascolti. Insomma, avremo un ritorno pubblicitario enorme. Non sarebbe stato possibile ospitare il programma nella nostra città senza l’aiuto di Luigi Manfredi, un nostro concittadino che lavora a Pubblitalia e che ha reso possibile ospitare quest’evento. Oltre alle novità, ci affidiamo anche a quanto abbiamo consolidato in questi anni. Abbiamo dei contenitori di eventi che ormai funzionano molto bene, basti pensare alla Palazzina Azzurra, il Parco di Via Saffi, ad Agosto in Piazza. Inoltre, questa è un’anteprima, il vostro giornale è il primo a saperlo, abbiamo intrapreso una collaborazione pubblico-privato con la ditta Romandini che posizionerà davanti al suo negozio una sorta di passerella che ospiterà mostre, arte, sfilate e quant’altro. L’anno scorso offrimmo qualcosa come 120 eventi durante l’estate. Per quest’anno contiamo di fare anche meglio.

Cosa rimprovera alla Giunta Colonnella?

Rimproverare potrebbe essere la cosa più semplice o più difficile. Anche io sono assessore e faccio parte di una giunta. Quando si governa, con la presunzione che ognuno operi in buona fede, si può anche sbagliare. Credo che l’importante sia riconoscere gli errori compiuti. Dovendo attribuire degli errori, forse la Giunta Colonnella non è stata in grado di percepire l’insoddisfazione da parte del territorio fermano ed aver poi fatto degenerare la situazione, fino ad arrivare alla rivendicazione di una provincia autonoma. In questo io vedo delle colpe, ossia non essere stati capaci di mantenere unito il nostro territorio. Se andiamo a ricercare le cause, ce ne sono diverse. La più importante è sicuramente l’assenza di infrastrutture, mai realizzate. Soltanto ora si è arrivati ad inaugurare i circondari, che sono comunque strutture vuote senza norme per il funzionamento.

Scaltritti è il candidato giusto per il centrodestra? In che modo si è arrivati a questa scelta?

Alla scelta di Scaltritti siamo arrivati rapidamente. Ci siamo subito resi conto dello spessore della persona e di quello che riesce ad esprimere a livello locale e nazionale. Inoltre, il suo incarico di parlamentare potrà rafforzare il legame tra Roma e la nostra provincia.

Voglio ricordare che le città più importanti della nostra provincia sono governate dal centrodestra, quindi possiamo dire di aver trovato una buona integrazione tra le varie anime della Casa delle Libertà. Sulla scelta di Scaltritti la nostra coalizione si è dimostrata molto compatta.

Cosa pensa della possibile nascita della provincia di Fermo?

Ricollegandomi alle responsabilità che prima ho individuato nella giunta Colonnella, penso che i fermani ad un certo punto si siano sentiti abbandonati, e in qualche maniera anche legittimati ad andare per conto loro. Ribadisco che non dobbiamo far venir meno l’identità del nostro territorio. La provincia ci può stare o no, ma l’economia deve continuare a marciare avanti spedita, superando i campanilismi e le divisioni provinciali.

In base alla sua esperienza amministrativa, cosa farebbe per far crescere il turismo nel nostro territorio?

Ho già fatto, sto facendo e vorrei portare avanti con maggiore forza il mio impegno per far percepire agli operatori turistici che adesso è importante che San Benedetto riesca a crescere da un punto di vista di offerta sulla qualità. Oggi molto si gioca su questo aspetto. Invito gli albergatori, i concessionari di spiaggia, i ristoratori, i commercianti e tutti quelli che gravitano attorno al sistema turistico ad investire sulla qualità. Da lì passa la crescita di San Benedetto.

Qual è il suo slogan?

‘Per una città protagonista sul territorio’.

(Paolo Damiani)