Domenica prossima al via i play off ed i play out di C1. A contendersi la B, “piazze” importanti come Cesena, Crotone, Benevento, Rimini, mentre spiccano, nella lotta per evitare il baratro chiamato C2, due grandi città come Taranto (200000 abitanti) e Reggio Emilia (142000), dal passato indiscutibilmente illustre.

Gli stadi che ospiteranno questi spareggi saranno di certo teatri di “bagni di folla” degni di categorie superiori; ma già nel corso della stagione regolare la terza serie ci ha regalato “colpi d’occhio” niente male, anche perché la C1 annovera società di consistenti tradizioni sportive e pubblici fedeli che non abbandonano la squadra, nemmeno se il campionato che si disputa non è la serie A o la B. Testimonianza tangibile che in Italia il calcio – nonostante i mille “mali” e le infinite polemiche che lo attraversano – resta ancora lo sport per eccellenza, e che più che di un gioco bisognerebbe parlare di una vera e propria “religione”…

E a proposito di fedeltà, la città che ha vantato il maggior numero di abbonati è stata la neo-promossa Catanzaro coi suoi 2716 “fedelissimi”, seguita da una realtà importante come Reggio Emilia (2443), costretta però da domenica a giocarsi con il Varese gli spareggi per non retrocedere. Numeri di tutto rispetto anche quelli di Foggia (2424) – che a dispetto del fallimento del sodalizio rossonero, ha seguito e sostenuto i “satanelli” per tutta la stagione, con grande passione e competenza – Pisa (1955), Crotone (1825) e La Spezia (1749), squadre, queste ultime tre, partite con propositi assai ambiziosi. Per i calabresi ancora nulla è perduto, mentre i toscani e i liguri dovranno iniziare a pensare al prossimo torneo…

La breve classifica degli abbonamenti che proponiamo contiene anche la nostra San Benedetto, con le sue 1610 tessere vendute, Cesena (1464), Padova (1452) e la neo-promossa Rimini (1414). A chi la “palma” del peggiore? A Paternò, centro siciliano attaccato a Catania, di poco più di 45000 abitanti, con la miseria di 50 abbonati!

Passiamo alle medie spettatori e alle partite più viste. Il match più “popolato” dell’intera stagione è stato Cesena-Arezzo, scontro al vertice del girone A che ha fatto registrare ben 16125 spettatori ufficiali, tra paganti ed abbonati. A ruota segue il Ceravolo con le 14754 presenze di Catanzaro-Teramo, ultima gara giocata in Calabria per le “aquile” giallorosse. Quest’ultima è anche la gara più vista di tutto il girone meridionale.

Per quanto concerne le medie della stagione emerge che nel girone del Nord detengono i numeri più alti tre squadre di grande blasone, abituate a calcare palcoscenici importanti: Cesena, Arezzo e Pisa. Le prime due si sono in pratica contese da inizio campionato la leadership in classifica, mentre i nerazzurri hanno vanamente inseguito il sogno della serie cadetta tentando di guadagnare un posto utile per i play off. In ogni caso i bianconeri di Romagna con i 6388 di media del Manuzzi hanno staccato abbondantemente i 5654 dell’Arena Garibaldi e i 5332 del Comunale di Arezzo. La partita degli amaranto più seguita è stata quella che ha sancito la promozione contro il Varese: 10866 spettatori ufficiali sulle scalee dell’impianto di Viale Gramsci per salutare il ritorno in B dopo 16 lunghi anni.

Da segnalare le medie fatte registrare da Reggiana (4390) e Spezia (4012), rispettivamente al quarto e al quinto posto di questa speciale graduatoria, nonostante le squadre in questione non abbiamo mantenuto le attese circa un torneo da protagoniste.

Altri match del girone A molto affollati nel corso della stagione sono stati il derby di Romagna tra Cesena e Rimini, seguito da 10663 unità, l’altro derby di regione Cesena-Reggiana (9095), Pisa-Cesena (8670), lo scontro tutto toscano tra i nerazzurri e la Lucchese (8002) e i 7513 di un match sempre molto infuocato vista la rivalità tra le due faziosi, ovvero Spezia-Pisa.

Giungiamo al girone meridionale, quello in cui ha militato la nostra Samb. Parentesi riguardante il pubblico rossoblu: quarto nella speciale classifica degli abbonati con 1610 tessere, la media spettatori è stata di 4201 unità – media notevolmente abbassata dalle ultime due insignificanti partite casalinghe contro l’Aquila e Paternò – e la partita più seguita è stata il derby marchigiano- abruzzese col Teramo (5654). Buoni afflussi anche contro Vis Pesaro (5306) e Foggia (5124).

Naturalmente i numeri più significativi vengono dalla Calabria, sponda giallorossa, con l’entusiasmo derivato dalla promozione ottenuta dal Catanzaro l’estate passata e dal campionato di vertice condotto da settembre a maggio. Oltre ai citati 14754 contro il Teramo, segnalo i 13000 contro l’Acireale – coi granata è nata una sentita rivalità l’anno scorso, a seguito dei turbolenti play off – gli 8520 contro la Samb, i 7626 nel derby con il Crotone, i 7504 contro la Viterbese e i 7237 contro il Taranto. Al tirar delle somme i tifosi giallorossi tra le mura amiche sono stati, di media, ben 7198. Al secondo posto nelle medie spettatori il Foggia con 5535 unità e questo risultato è da rimarcare visto che i rossoneri per tutta la stagione hanno dovuto fare i conti con una drammatica situazione societaria che si è conclusa con il fallimento del club pugliese.

Riportiamo infine alcune delle partite più “affollate” del girone B, ovvero Foggia-Taranto (7377), Foggia.Catanzaro (7000), Taranto-Martina (6656), Crotone-Catanzaro (6569) e Foggia-Benevento (6433).