Martini, parlaci un po’ di te: quando sei nato, dove, qual è il tuo peso forma, il piede con cui calci?
Sono nato a Rimini il 12/04/1979, sono alto 170 cm e peso circa 67 kg. Il piede con cui calcio è il destro.
Quando hai iniziato a giocare a calcio, e dove?
Iniziai a giocare a calcio all’età di 7 anni nel San Lorenzo, vicino Riccione, dopo di che approdai al Padova dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili per poi esordire in prima squadra, quando il Padova militava ancora in serie B.
Hai mai partecipato al Trofeo Internazionale di calcio giovanile di Viareggio?
Si, ed è stata una bellissima esperienza: il Padova, per l’occasione, mi diede in prestito al Ravenna…ed io realizzai anche due reti!
Qual è stato finora un momento della tua carriera che ricordi con piacere?
Sicuramente l’esordio in Serie B, come dicevo, col Padova, quando avevo 17 anni; e poi, non posso scordare la bella stagione a Fano, vissuta da protagonista, sebbene mi trovavo nel CND: feci anche 9 reti e lottammo fino alla fine per la promozione.
A San Benedetto il tuo arrivo era stato descritto come quello di una punta, quando invece sei più un’ala destra?
In passato ho giocato come punta centrale ma oramai è da due anni che rivesto il ruolo di centrocampista esterno, magari un po’ più avanzato a seconda dei diversi moduli di gioco: ad esempio, a Pesaro, dove giocavamo con un 4-4-1-1, io ero l’esterno di centrocampo, ma più avanzato, a supporto di Tino.
A proposito di Tino Borneo, hai una buona intesa con lui?
Ovvio…giocandoci insieme, conosco benissimo i suoi movimenti e so quando gli devo dare la palla in profondità o meno, a seconda di come si muove.
Con quali altri tuoi colleghi hai un buon rapporto, sei rimasto amico, fuori dal campo?
Sento spesso Ischia della Vis Pesaro ad anche Rizzato, ora al Torino ma in passato con me sia alla Vis Pesaro che al Fano.
Quale allenatore ricordi con piacere: chi ti ha dato di più?
Posso sinceramente dire che Arrigoni a Pesaro è stato il mister che più mi ha formato sia dal punto di vista caratteriale, sia tecnico: penso che in assoluto sia uno dei migliori tecnici in circolazione.
Come hai vissuto il tuo passaggio a San Benedetto del Tronto dalla Vis Pesaro?
Non vedevo l’ora! Ho fatto di tutto per venire qui in Riviera: appena mi hanno accennato che c’era tale possibilità non me la sono fatta sfuggire, anche perché qui l’ambiente è eccezionale e comunque a Pesaro non stavo vivendo un buon momento.
Come mai?
Non mi trovavo bene: non avevo un buon rapporto con il tecnico sebbene non ci abbia mai litigato. Se le cose andavano male la colpa era di Martini, l’ambiente era freddino, gli obiettivi erano diametralmente opposti rispetto a quelli per i quali si lotta qui…insomma…son venuto di corsa a San Benedetto del Tronto e spero di restarci a lungo!
Che tipo di contratto hai?
Sono in comproprietà ma spero ardentemente che a fine stagione il mio cartellino sia riscattato dalla Sambenedettese!
Quindi, col tuo ex Presidente Bruscoli non è che il rapporto fosse idilliaco…
Diciamo che avevo un rapporto di amore ed odio…
E con l’attuale, alias Luciano Gaucci?
L’ho conosciuto quando venne a San Benedetto poco tempo fa e non servono commenti!
Il Perugia la settimana scorsa ha minacciato di non giocare, la Serie B preannuncia lo stop se non gli verranno versati i soldi della mutualità…il calcio, insomma, sta vivendo un momento di crisi: qual è il tuo pensiero? Quali le cause?
Spesso si sente dire che la colpa del malessere del calcio si riscontri negli stipendi dei calciatori che sono troppo alti: ebbene, io penso che se vi sono società che sono in grado di elargire tali soldi i calciatori non hanno alcun problema dato che, come in una normale legge del mercato, ad una determinata domanda corrisponde una determinata offerta! Il problema probabilmente sta nel contorno, in quello ed in chi gira attorno al calcio!
Cambiando discorso, mi dici quali sono dei pregi e dei tuoi difetti?
Devo ammettere di essere un po’ permaloso, però poi non tengo il muso, come si suol dire! Dopo di che, da buon romagnolo, sono molto socievole: mi piace scambiare due chiacchiere con tutti e scherzo tanto…anche se debbo dire che quando c’è da lavorare lo faccio a testa bassa con convinzione!
Fai qualche gesto scaramantico prima di entrare in campo?
Si…ma essendo appunto scaramantico, lo tengo per me: è un mio segreto!
Mi faccio un po’ i fatti tuoi: sei sposato? Fidanzato?
Sono fidanzato con Patrizia da circa 6/7 anni. Lei è di Gabicce Mare e studia presso l’Università di Urbino.
Vi vedete spesso?
Si, anche perché effettivamente non è che si trovi molto lontano da me: poi lei è affascinata da San Benedetto e dal suo lungomare. Quando viene a trovarmi, ed io ho allenamento, ama farsi delle grandi passeggiate tra le palme del lungomare rivierasco.
A proposito di San Benedetto del Tronto, che ne pensi invece tu?
Confermo quello che pensa la mia fidanzata! Non la conoscevo prima di venirci a giocare, anche se me ne avevano parlato molto bene. Onestamente, non pensavo che potesse essere così bella: pensavo che fosse una città di mare come tante altre ma invece ha un particolare che le altre non hanno: le palme! Sono stupende e fanno di San Benedetto una città veramente speciale!
E dei sambenedettesi, del tifo rosso-blu, che ne pensi?
E’ da Serie A! Meraviglioso! Son passato da Pesaro a San Benedetto anche per questo: qui si vive di calcio tutta la settimana, c’è una grande pressione che tuttavia ti da anche grandi stimoli! Non ho mai provato una cosa del genere in vita mia! (veramente entusiasta del tifo rosso-blu…le parole non possono esplicitare appieno le sensazioni che profondeva mentre parlava di ciò, ndr).
Tornando alle persone che ti sono vicine…hai fratelli, sorelle…i tuoi genitori ti vengono a vedere?
Ho un fratello più grande di me che lavora a Milano e si occupa di computer: di calcio non capisce molto. I miei vengono spesso a vedermi ma poi ripartono subito.
Come spendi il tuo tempo libero?
Come molti, d’inverno gioco alla play-station e guardo la TV. Quando il tempo è migliore, adoro fare delle passeggiate con la mia bici da corsa. D’estate riprendo la mia Vespa Special 50 e faccio dei grandi tour!
Sei quindi appassionato di moto?
Insomma, non ci capisco molto ma seguo spesso Valentino Rossi, anche perché la sua città natale, Tavullia, si trova a due passi da casa mia!
Un’ultima cosa: hai un sogno nel cassetto, qualche desiderio speciale sia come calciatore che come uomo?
Come calciatore penso che il mio desiderio sia quello di tutti…quindi… Come uomo, vivo giorno per giorno e spero di rimanere così come sono!
Te lo auguro! Soprattutto di essere sempre simpatico e disponibile come oggi! Grazie.