Il Grottammare deve chiudere il campionato con un segno positivo per cancellare la serie negativa patita verso la fine di dicembre. Con l’Aprilia, domenica, si è stati costretti ad accettare il sesto pareggio incassato in extremis. Il vantaggio per i ragazzi di Severini è simbolo, ultimamente, di rilassamento e scarsa amministrazione del risultato. La salvezza poteva essere già giunta se i biancocelesti non si fossero fatti scivolare il successo nei minuti finali. Ma questa è una maledetta annata iniziata con cinque sconfitte consecutive, il licenziamento consensuale con l’ex trainer Beni, infortuni di uomini chiave, squalifiche ed espulsioni nei momenti cruciali.

Mister Severini è rammaricato per il punto conquistato davanti ai propri sostenitori soprattutto perché la squadra è stata in grado di andare in vantaggio e di creare altre occasioni per raddoppiare. Per la salvezza bisogna lottare e soffrire fino alla fine. Anche il diesse Aniello non è soddisfatto. Il pareggio è frutto di immaturità tattica che non rispecchia il lavoro svolto in settimana. Una situazione che si viene a creare principalmente durante le gare interne. Ogni qual volta è ora di cambiare la rotta per la salvezza, si sbaglia la manovra.

Tuttavia nulla è perduto. A tre giornate dal termine il Grottammare ha tutte le possibilità per raggiungere una tranquilla salvezza e pensare, poi, anche ai play off (quattro i punti di distanza dal quinto posto). Domenica c’è uno scontro diretto con la Truentina . Una gara dalle mille incognite ma dalle tante emozioni. Aperta a qualsiasi risultato. Tuttavia un successo significherebbe essere salvi. Allora Grottammare, provaci ancora.