Aprea 7: si oppone da campione a Santoruvo, nulla può sui due gol. E quasi stava per parare il tiro di Frau.

Pedotti 5,5: soffre tantissimo il dinamismo di Martinetti, la migliore seconda punta del girone. Meglio da terzino sinistro. Nel finale l’arbitro punisce con il rigore un contatto tra lui e Santoruvo: peccato che Santoruvo, da attaccante esperto, si sia tuffato trascinando con sé Pedotti.

Petterini 6,5: nel primo tempo accusa alcune pause inspiegabili, mentre nella ripresa percorre per intero la fascia sinistra almeno una dozzina di volte. Ottimo dinamismo.

Franchi 6,5: dirige bene la difesa rossoblù, facendosi trovare sempre pronto e puntuale.

Napolioni 6,5: corre, lotta e combatte da par suo. È l’ultimo a toccare la palla in occasione del primo gol della Viterbese (deviazione di Santoruvo), ma il pallone stava oramai entrando in porta.

Cottini 6,5: commette una sola distrazione, nel primo tempo, quando lascia due metri a Santoruvo. Per il resto solita gara puntuale e da grande lottatore.

Maschio 6,5: alterna grandi giocate a momenti di pausa. Complessivamente però si vede che si tratta di un giocatore con dei numeri importanti, che probabilmente è chiamato a svolgere un compito non adattissimo alle sue caratteristiche.

Filippi 6: è la mente del centrocampo rossoblù. Smista, appoggia, lancia. Soffre un po’ in fase di contenimento anche perché non ha nelle gambe i novanta minuti e deve uscire per crampi.

Borneo 9: due super gol dell’attaccante milanese, un autentico fuoriclasse che segnerebbe a grappoli anche in serie B, ne siamo certi. Primo gol: punizione da venticinque metri infilata nel sette. Secondo gol: stop di petto e sforbiciata vincente. Peccato che sia dovuto uscire per crampi.

Martusciello 6,5: impiegato da trequartista, dimostra il vecchio fiuto di quando era all’Empoli creando diversi problemi alla difesa viterbese con i suoi inserimenti. Anche lui però ha una forma fisica approssimativa, elemento trasversale con altri compagni di squadra. Vullo se ne è lamentato: ma come si è allenata la Samb fino ad ora?

Fanesi 6,5: lottatore indomito, dopo un avvio incerto è tornato a proporsi come punto di riferimento del gioco offensivo, aprendo varchi per gli inserimenti degli attaccanti.

Bifini 6,5: rileva Borneo e nel finale fa vedere di non poter essere considerato un comprimario. Offre diversi assist invitanti e tiene la palla lontano dalla difesa rossoblù. Su di lui c’era un rigore per una spinta, a due minuti dalla fine. Ma Velotto, evidentemente, oggi ha un metro di giudizio personalizzato.

Taccucci 6: entra nel finale per dar man forte alla difesa, e svolge il compito richiesto da Vullo senza commettere errori.

Vullo 7: in dieci giorni ha trasformato una squadra informe in un gruppo coeso e con alcuni criteri di gioco. Bene Petterini sulla fascia sinistra, discreta soprattutto la posizione di Martusciello dietro le due punte. Ma quel che piace è l’atteggiamento complessivo della Samb, trasformata da squadra compassata a formazione aggressiva e moderna. Peccato però che Velotto, dopo le prestazioni opache che gli ricordiamo in Teramo-Samb e soprattutto Samb-Catanzaro, abbia voluto scrivere un finale diverso. I tre punti negano alla Samb una vittoria quasi decisiva: Vullo però crede nei play-off, pur lamentando una preparazione deficitaria dei suoi giocatori. I play-off passano da Benevento: servono almeno quattro punti nelle prossime due gare, per poi giocarsela tutta contro il Lanciano al Riviera. La Samb ha i numeri per farcela, serve però trasformare la rabbia di oggi non in delusione ma in voglia di vincere.