“La Regione si è concentrata sul progetto formativo dell’esperto nella gestione di aiuti umanitari e delle emergenze, investendo le risorse necessarie, perché le Marche sono impegnate, a livello internazionale, per lo sviluppo della cooperazione.�? Così ha aperto l’assessore Ugo Ascoli il convegno che ha illustrato il Progetto Interregionale finalizzato alla formazione di persone che svolgeranno l’importante ruolo di “Peacekeeper�?. Gli allievi che parteciperanno al corso di formazione per Mediatore/Mediatrice di pace, – ha sottolineato Ascoli – inoccupati e disoccupati, in possesso di laurea o diploma, con ottima conoscenza della lingua inglese, saranno in grado, un domani, di intervenire in situazioni di conflitti e di crisi, in ambito locale, nazionale ed internazionale.�? Al progetto formativo partecipano, oltre la Regione Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Umbria, la Regione Valle d’Aosta, la Regione Piemonte e la Regione Campania. La comunicazione, il dialogo, la mediazione, la ricerca del consenso sono gli strumenti necessari che permetteranno, ai professionisti della pace, di ridurre le tensioni e favorire la risoluzione pacifica delle controversie. Questi operatori, che fungono da interfaccia fra le parti del conflitto, grazie alle competenze relazionali e alle capacità interculturali, particolarmente sviluppate, sono in grado di gestire le varie e delicate fasi conflittuali. Un abile analista dell’area interessata alla crisi, attento alle dinamiche politiche del contesto in cui opera e pronto nel fornire risposte operative per fronteggiare le emergenze. Grazie alle competenze socio-psicologiche e socio-antropologiche, acquisite con 800 ore di corso, i Peacekeeper saranno in grado di muoversi nella mediazione per la tutela e la promozione della pace, operando a favore della comprensione e accettazione delle diversità etiche, religiose e culturali. La qualificazione di tale profilo professionale innovativo appare estremamente importante e strategica per la Regione Marche, che ha maturato una lunga e qualificata esperienza di intervento nei processi di cooperazione internazionale e di ricostruzione post bellica. Con tale progetto, si pongono, quindi, i presupposti per qualificare ulteriormente l’intervento delle innumerevoli organizzazioni umanitarie marchigiane, mettendo a loro disposizione professionalità del settore. Attualmente possono presentare la domanda le strutture formative, pubbliche e private, che risultino accreditate presso la Regione Marche.