Domenica prossima la Samb ed i suoi tifosi vanno a far visita al Sora di Eziolino Capuano.

Gara ostica, con la squadra ciociara che ha vinto sei delle nove partite casalinghe da quando è arrivato Capuano; l’ultima vittima è il forte Catanzaro, cui non è bastato l’apporto dei tantissimi tifosi giunti nel Lazio che hanno riempito per metà il Claudio Tomei (ex Sferracavallo, dal nome della via in cui è ubicato l’impianto) – costruito nel ’30 e capiente per soli 5500 posti.

A tal proposito segnalo lo sciopero del tifo attuato domenica scorsa dalla curva Ferrovia, pare per protestare contro l’apatia delle persone che la frequentano, contro chi canta pochi minuti e poi si limita a guardare la partita. Lo striscione esposto nel loro settore recitava: “Grazie alla vostra indifferenza oggi giochiamo fuori casa…vergogna!”.

L’ A.S. Sora Calcio 1907 è il club calcistico ciociaro più antico e di questo fatto i suoi tifosi ne vanno molto fieri. A parte questo sia la società che la tifoseria organizzata hanno dalla loro una tradizione assai recente; i bianconeri sono tornati in serie C2 e dunque nel professionismo dopo quasi 50 anni di assenza (stagione ‘91/’92), mentre il fenomeno ultras ha attecchito da queste parti pochi anni fa.

Anche per questa ragione non ci sono amicizie particolari, a parte i buoni rapporti con gli ultras di Ceccano e Castellammare di Stabia, mentre tra le rivalità dobbiamo annoverare, su tutte, quella con il Frosinone – rivalità anche politica, vista la tendenza sinistroide della curva sorana contro quella destroide di Heroes Korps Frosinone e company. Rapporti non idilliaci infine con Turris, Trapani, Nocerina, Lodigiani e le abruzzesi.

Skizzati – attualmente il gruppo leader – Sorani, Ultras, Avvelenati, Kollassati, Boys e Companeros alcuni dei gruppi della curva bianconera, piuttosto sotto tono in queste ultime stagioni. Del resto il tifo ciociaro è caratterizzato da momenti di mediocrità (come quello attuale) alternato a sporadici slanci di grande apporto e partecipazione, come dimostrato dai 10000 per lo spareggio che vale la C1 giocato a Frosinone (sono gli anni di Pasquale Luiso, alias “il toro di Sora” in maglia bianconera), dai 5000 dello stadio Flaminio di Roma per la finale di Coppa Italia Dilettanti, o dagli almeno 3000 paganti di media nelle annate ‘94/’95 e ‘95/’96, ovvero le stagioni più belle nella storia del club (due sesti posti).

Attualmente lo scenario del Tomei è decisamente mutato: i 490 abbonati e i 2000 di media sugli spalti sono la cartina di tornasole di una città che si entusiasma sempre meno per i colori bianconeri. La curva è sempre mezza vuota, le trasferte vengono effettuate in poche decine di unità, la C1 insomma appare categoria troppo larga per i ciociari…

Ricordiamo in chiusura che la via più breve per giungere a Sora, almeno in auto, è quella di imboccare la A14 fino ad Avezzano, proseguire per la SS Avezzano-Sora-Cassino e poi uscire a Broccostella. Per chi invece volesse servirsi del treno, informiamo che il Claudio Tomei dista quasi un chilometro dalla stazione ed è situato in via Sferracavallo.