Perchè Sauro Trillini doveva essere esonerato

Se il Campionato fosse finito domenica scorsa la
Samb sarebbe stata esclusa dai play-off! E’ opinione
diffusa che il Torneo di C1 quest’ anno sia il piu’
modesto degli ultimi anni: col Foggia e il Taranto in
grave crisi societaria, solo le calabresi ( Crotone e
Catanzaro ) appaiono per blasone, bacino d’ utenza e
capacità tecniche essere all’ altezza di un girone che
fino a qualche anno fa veniva etichettato come una B2.
Pur con tutte le polemiche di inizio stagione, bisogna
ammettere che Gaucci anche quest’ anno per la quarta
volta consecutiva aveva messo a disposizione dell’
allenatore un team di tutto rispetto in grado di
competere per il primo posto. Esposito e Martusciello
in fondo avevano esordito a Pesaro già alla terza
giornata. Ma nonostante questo a 11 giornate dalla fine
la Samb�?vivacchia�? in posizione di attesa con la paura
che al prossimo passo falso, tutto potrebbe essere
compromesso. Quali sono le colpe di Trillini ?

IL GIOCO: Sono passati sette mesi dal ritiro di Peglio
ma a tutt’ oggi non si è visto lo straccio di uno schema.
Ci riferiamo in particolar modo alle partite in casa
perché in trasferta la Samb non dovendo impostare la
partita, si trova piu’ a suo agio. Come ha sostenuto
alcune settimane orsono Nicola Ripa, non si riescono
a vedere tre passaggi di fila! Il gioco consiste solo in
lanci lunghi da parte della difesa, saltando
completamente il centrocampo per cercare di sfruttare
la velocità di Zerbini prima e di Bifini e Borneo adesso.
Nessuno schema a centrocampo, gioco sulle fasce
praticamente inesistente.

CRINITI: Corriamo il rischio di essere noiosi ma la
cessione di Totò Criniti non l’ abbiamo digerita e non
ce ne faremo mai una ragione. L’ unico giocatore di
classe di questa squadra, l’ unico in grado di dare
fantasia, di entusiasmare e di trascinare il pubblico,
insomma l’ uomo in piu’. E poi aspetto non
trascurabile, un giocatore innamoratissimo della città,
amato dai tifosi, l’ unico in grado di fare da collante tra
squadra e pubblico. I campionati non si vincono solo in
campo, ma soprattutto fuori cercando di compattare l’
ambiente. E questo evidentemente Trillini non l’ ha
ancora capito.

LA PSICOLOGIA: Esposito e Martusciello non possono
essere diventati improvvisamente dei “ brocchi�?. Una
volta esauriti i guai fisici i due dovevano essere
reinseriti in pianta stabile in prima squadra. Bisognava
dar loro fiducia almeno per 4-5 partite consecutive.
Espsito da un paio di giornate è stato riproposto ma
secondo noi si poteva fare molto prima, mentre di
Martusciello si sono ormai perse le tracce.

IL RENDIMENTO CASALINGO: I Campionati si vincono
soprattutto in casa: a parte le ultime tre della classifica
(Taranto, Paternò e L’Aquila) solo il Foggia ha
accumulato piu’ sconfitte casalinghe ( cinque ) della
Samb (quattro). Solo 17 punti conquistati in casa contro
25 del Crotone, i 27 della Viterbese e i 30 del
Catanzaro. Un Gaucci, non condizionato da fattori “
esterni�? lo avrebbe esonerato dopo le sconcertanti
sconfitte interne contro Sora e Benevento. Questa
Samb doveva lottare per il primo posto, non
accontentarsi di un modesto quinto posto! Perché
Donatellli fu esonerato alla prima sconfitta casalinga ?
E perché con Mei e Beruatto non fu usato lo stesso
metro?

HILARIO: l’ ex Nazionale Portoghese ( tre presenze coi
Lusitani) è un terzino destro e in tale ruolo ha giocato
tanti anni, anche a Perugia in serie A. La Samb non ha
quest’ anno un terzino destro (Taccucci è un centrale
adattato a tale ruolo), invece l’ abbiamo visto impiegare
come esterno destro (passi in trasferta, ma in casa è
un insulto al gioco del calcio!).

IL CURRICULUM: In piu’ di 10 anni non ha mai vinto
niente. Ha allenato solo in serie D in Umbria, nelle
Marche e a S.Marino. L’ anno scorso prima di allenare
il Todi, aveva iniziato la preparazione estiva alla guida
della derelitta Maceratese a Sefro con una decina di
giocatori. Come mai questo doppio salto di categoria?
Non valgono i paragoni con Cosmi che prima di
approdare a Perugia, aveva portaTo l’ Arezzo dal Cnd
alla C1, né con Colantuono sul quale nessuno aveva
dubbi che sarebbe diventato un grande allenatore,
considerati la carriera calcistica ad alti livelli e la
“terrificante�? personalità espressa in campo.

Perchè Sauro Trillini deve rimanere

La Samb in fondo dista un solo punto dai play-off con la
possibilta’ già dalla prossima settimana di agguantare
il 5° posto sfruttando la rabbia del Teramo la cui ultima
spiaggia è rappresentata dalla vittoria contro il
Lanciano nello scontro diretto di domenica prossima.
Vediamo allora quali sono i meriti di Trillini.

IL CARATTERE: Pur con tutte le difficoltà, un ambiente
ostile sin dall’ inizio, le scritte e i cori offensivi, il mister
anconetano ha saputo resistere su una panchina
scottante. Non deve essere facile lavorare in queste
condizioni e in una città che vive di calcio, con una
dirigenza praticamente assente.

IL RENDIMENTO ESTERNO:La Samb in trasferta non
ha mai perso conquistando ben 24 punti. E’ passata
indenne da campi difficili come Acireale e Viterbo, a
Pesaro e a Giulianova in due derby, “storicamente�? non
facili ha surclassato gli avversari.

LE CESSIONI: Perdere due bomber come Zerbini e
Scandurra autori di ben 20 gol nel girone di andata
avrebbe smontato anche un toro. Invece Trillini
umilmente si è rimboccato le maniche e ha cercato di
adattare la squadra a due giocatori profondamente
diversi come Fanesi e Borneo. Scandurra all’ inizio era
uno sconosciuto.

Se è arrivato fino alla serie A anche se solo per un paio
di giornate, il merito è tutto del Mister che gli ha dato
fiducia e gli ha garantito un posto da titolare.

Ha inoltre insistito su Bifini che nelle prime apparizioni
non è che avesse destato una grande impressione e
che poi invece si è rivelato utilissimo.

Conclusioni

E allora a questo punto che facciamo? Trillini si o
Trillini no ? Secondo noi la Samb ha fallito questo
campionato perché con la rosa di cui “ disponeva�? e di
cui dispone attualmente dopo la rivoluzione di Gennaio
( 23 titolari), a questo punto del Campionato DOVEVA
essere in testa la Campionato. Mancano solo 11
giornate alla fine del Torneo. Un nuovo allenatore
avrebbe bisogno di tempo per conoscere i giocatori,
una soluzione interna del tipo il Colantuono di due anni
orsono appare improponibile semplicemente perché
non c’ è nessun allenatore “in pectore�?. La Samb
comunque non deve limitarsi a raggiungere il quinto
posto: questo secondo noi è un errore perché miracoli
come in C2 ne riescono uno ogni 30 anni, ma la
seconda o la terza posizione permetterebbe di giocare i
play-off con minore affanno. E allora andiamo avanti
cosi’ consigliando a Gaucci di recuperare il rapporto
con la stampa, elemento indispensabile per
ricompattare finalmente tutte le componenti dell’
ambiente,. E che Dio ce la mandi buona !