Aiutateci a capire. Aiutateci a capire perché, da parte nostra, non siamo più in grado di discernere il giusto dallo sbagliato. Tempo fa avevamo pubblicato un articolo sui “dodici atti” della Samb dei veleni; beh, i veleni sono rimasti, ma gli atti non riusciamo più a contarli.

Non ci dispiace affatto che Luciano Gaucci si sia riavvicinato ai tifosi (e i tifosi a lui), anzi. In tempi non sospetti abbiamo definito “irrazionale” la contestazione seguita a Samb-Benevento, o meglio: se si contestava Gaucci in quel modo per la terza sconfitta casalinga, la tifoseria commetteva un errore (in certi casi si contestano gli allenatori, i giocatori, ma non una società che ha vinto due campionati e ha sfiorato la terza vittoria – Gaucci a parte); se lo si contestava per la sua assenza da San Benedetto, per le dichiarazioni estive, per il metodo di gestione della squadra, per l’assenza di un settore giovanile attrezzato, perché considerava la Samb la terza squadra di famiglia, eccetera eccetera, allora si poteva capire, se non la forma, la sostanza.

Nei mesi precedenti e anche successivamente alla contestazione, abbiamo raccolto le interviste dei tifosi sulla Samb e sulla società: e le dichiarazioni estive di Luciano Gaucci avevano lasciato il segno. C’era poca fiducia nei Gaucci (il nostro ultimo sondaggio testimonia un’inversione di tendenza di questa percezione). Ma lo ripetiamo: che Gaucci si sia riavvicinato alla Samb non può che rasserenarci; ma non può farci dire le bugie, altrimenti, invece che scrivere, andremmo a spasso.

Ma poiché nel calcio attuale può accadere tutto e il suo contrario, ci piacerebbe mettere una pietra sopra tutto quello che è avvenuto dal 2 di giugno al 28 di dicembre (sperando però…che non riaccada di nuovo), e ricominciare a parlare solo di giocatori, tattiche, calciomercato, allenatori, spettacoli di tifo. Senonché, per qualche arcano passaggio, in questo momento si tende a dividere nuovamente la San Benedetto sportiva (e non solo) in due fazioni contrapposte.

Da una parte Luciano Gaucci e la tifoseria rossoblù, dall’altra la Giunta Martinelli e i giornalisti locali. Abbiamo sempre ritenuto che il reciproco riavvicinamento dei tifosi a Gaucci fosse un sintomo di maturità e non di debolezza: ma perché scaricare le passate tensioni su altri? Perché continuare in questa divisione fra buoni e cattivi, simpatici ed antipatici (attenzione: tutti accumunati da colpe presunte ma non dichiarate).

Il fine ultimo di questo atteggiamento ci sfugge. Certo, c’è l’affare “Riviera delle Palme” di mezzo. Ma Gaucci ha presentato il suo progetto a fine aprile, e a fine maggio ci ha rilasciato le prime invettive contro Martinelli. Gli affari si fanno parlando e non urlando. O dovremmo, per fare il nostro dovere, sostenere il contrario? O non dovremmo esprimere quello che lealmente pensiamo per ingraziarci chissà cosa?

Aiutateci, dunque, a capire. Non serbiamo rancore a nessuno, e ci piacerebbe poter stringere nuovamente la mano a Luciano Gaucci, magari nella Sala Stampa, magari con un suo project approvato (perché no?). Ma se quello che è accaduto ieri “è solo zucchero”, cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Mah! Aiutateci a capire!

MARTUSCIELLO E HILARIO. I due giocatori ieri non sono potuti scendere in campo per diversi motivi: un guaio muscolare per Martusciello, un problema in famiglia per Hilario (auguriamo al giocatore portoghese che tutto possa risolversi per il meglio). Riguardo Martusciello, il giocatore non si è allenato a causa di una contrattura. Da fonti vicine al giocatore sembra che la Viterbese non sia assolutamente interessata ad acquistarlo.

flamminipp@libero.it