Pizzetto da corsaro, coda da mascalzone, guasconeria
toscana: c’è un po’ di tutto in Alessio Bifini, giocatore
rinato in questo anno 2004 (un bisestile che si adatta
ai geniacci maledetti) dopo aver sofferto moltissimo nei
mesi di novembre e dicembre. C’è chi dice che Bifini è
risorto quando l’ombra di Criniti è svanita: ma non ci
crediamo.

Contro Crotone (ottima prestazione) e Acireale Bifini ha
segnato due gol giocando da seconda punta, dopo
essere stato impiegato, precedentemente, da esterno
di centrocampo, ruolo inadatto a un giocatore che è
chiamato all’invenzione continua. Trillini l’ha capito e
oggi ha riscoperto un tridente anomalo. Bifini, il bizzarro
Bifini, il lunatico Bifini, l’estroverso Bifini, si è rivelato
piuttosto il giocatore dell’equilibrio.

Alle spalle aveva un trio di lottatori, ma quel poco di
gioco che oggi abbiamo visto dalla Samb è passato
sempre dai suoi piedi. Da applausi una sua pennellata
su apertura di Fanesi, con Borneo che, di testa, non ha
centrato la rete. Non sappiamo se la Samb potrà
permettersi, in futuro, Borneo e Fanesi più Bifini: molto
dipenderà proprio da lui, dalla capacità del nostro
Sandokan di essere, contemporaneamente, il vertice
più avanzato del rombo di centrocampo e quello più
arretrato del tridente di attacco.

Per ora ci godiamo questa vittoria e le serpentine del
nostro “Sandokan utilitario�?. Almeno finché saremo
ammessi in tribuna stampa…