Uno studio per la conoscenza del territorio dal punto di vista della sua sismicità, è quanto verrà realizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con il Servizio di Protezione Civile della Regione e alcuni Comuni costieri. Lo studio interesserà i due tratti della costa marchigiana Fano-Senigallia e Civitanova Marche-Pedaso e, precisamente i Comuni di Altidona, Civitanova Marche, Falconara, Fano, Fermo, Mondolfo, Montemarciano, Porto San Giorgio, Pedaso, Porto Sant’Elpidio, Senigallia. Per discutere di questo e per illustrare gli studi e le indagini che verranno effettuati, si è svolto ieri sera a Senigallia un incontro presso
la sede della mediateca, alla presenza dei rappresentanti dei Comuni interessati.

“L’iniziativa rientra in un programma di attenzione e prevenzione terremoti nel nostro territorio – ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca – per ridurre l’impatto di eventuali episodi sulla popolazione e sugli edifici. Una opportuna conoscenza dei gradi di sismicità delle zone che verranno considerate, consentono alla Protezione Civile regionale di organizzare diversi tipi di intervento, che vanno dalla sensibilizzazione della popolazione, alla difesa degli edifici pubblici e di quelli monumentali di maggior pregio. Insomma, un ruolo di prevenzione, più che quello di ‘cura’.”

La Regione ha già realizzato, sempre con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la microzonazione sismica di dettaglio nei Comuni di Cagli, Serra dei Conti, Treia, Offida, e, in precedenza, Fabriano. Ora, con questo ulteriore studio, viene ad essere interessato un territorio dove si concentra la maggiore densità abitativa e dove sono presenti infrastrutture viarie e ferroviarie di primaria importanza. La metodologia e gli studi che verranno effettuati sono stati illustrati dal coordinatore del progetto Marco Mucciarelli (Università di Basilicata), da Luca Valenzise dell’Istituto Nazionale di Geofisica, dal geologo Gabriele Scalascia (Università La Sapienza di Roma), Giuseppe Cello (Università di Camerino), che seguirà le parti di geologia strutturale.

Lo Studio, che è oggetto della Convenzione firmata tra la Regione Marche-Servizio di Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, durerà due anni, ha un costo di 370 mila euro e, coinvolgerà anche altre strutture di ricerca e atenei, interessando più discipline. La prima fase prevede la ricostruzione della storia sismografica di ogni territorio che verrà messa in relazione con le nuove rilevazioni. Oggetto di particolare attenzione sarà l’area di Senigallia, considerata di particolare interesse dall’Istituto Nazionale di Geofisica