Aprea 7,5. Sembra indeciso in occasione del secondo gol del Chieti ma compie alcuni interventi prodigiosi, tra cui uno incredibile su una girata di Zattarin al 50′, quando devia il pallone di quei pochi centimetri necessari a non far terminare il pallone in rete. Sant’Aprea.

Quondamatteo 6. Gli tocca marcare Califano che nella ripresa lo mette in grossa difficoltà. Tuttavia non giocava una partita di campionato da una vita ed è riuscito a tenere il campo fino ai convulsi minuti finali.

Manni 6,5. Reduce da alcune prestazioni opache, si riscatta alla grande disputando una partita basata più sulla grinta che sul consueto ordine tattico. Sfiora il gol dopo due minuti, peccato per la conclusione sbagliata da posizione favorevole.

Maury 5,5. La sua prestazione non è esente da sbavature e disattenzioni. Meglio nella ripresa, anche se rischia un autogol clamoroso.

Napolioni 6. Il piccolo imperatore del centrocampo non ripete le ottime prestazioni pre-Aquila, tuttavia anche questa volta il suo dinamismo gli consente di raggiungere la sufficienza.

Taccucci 7. Abbiamo rivisto il gladiatore che due stagioni fa, con un finale di campionato eccezionale, diede un grande contributo alla promozione in C1: non va sottaciuto il fatto che oggi è tornato a giocare nel suo ruolo ideale, quello di centrale difensivo. Deciso e vigoroso in ogni occasione, non disdegna i lanci in profondità, e in uno di questi innesta l’azione che condurrà al rigore segnato da Zerbini.

Hilario 5,5. Parte bene con alcuni inserimenti sulla fascia che non si vedevano da tempo, poi non riesce più a svolgere questo compito essenziale nello schema 4-4-2. In ribasso rispetto alle ultime prestazioni.

Scandurra 7,5. Stremato, riceve il pallone del 3-2 e riesce a calciare in porta con tutta la forza che gli è rimasta in corpo. Al di là del gol, si conferma attaccante pericoloso che, in diverse occasioni, si procura lo spazio per concludere ma viene fermato al momento del tiro.

Zerbini 8,5. La sua migliore prestazione in rossoblù. All’inizio reclama un rigore, poi segna (la stessa identica occasione sbagliata in Samb-Sora), continua a combattere, scatta nuovamente in profondità sul filo del fuorigioco (la sua specialità) e si procura il rigore che va a segnare (cinque su cinque), infine difende un pallone in area e serve a Scandurra un assist d’oro che il gemello del gol fa fruttare a dovere. Perfetto.

Camillucci 6. Tanto cuore e tanta grinta, anche se, assieme a Napolioni, non riesce a fornire alla Samb quelle geometrie che servirebbero. Ma oggi occorreva fare legna.

Gennari 5,5. Dopo la buona prova contro L’Aquila dove aveva giocato come centrocampista centrale viene schierato nuovamnte sulla fascia dove stecca la prova. Parte bene ma poi si spegne e non riesce a contrastare le incursioni del pericoloso terzino Medda.

Bifini 6. Ha il tempo di mostrare qualche buona giocata ma anche di innervosirsi oltremodo e di rischiare di essere punito con qualche cartellino, che fortunatamente non arriva.

Cazzola n.g. Entra nei minuti finali al posto di Scandurra.

Trillini 6. Con tutte quelle assenze (Cottini, Esposito e Martusciello squalificati, Criniti e Franchi indisponibili), disegna una squadra più quadrata che parte benissimo e nel primo quarto d’ora annienta il Chieti. Poi i neroverdi d’Abruzzo cominciano a prendere le contromisure: sfiorano il pareggio, lo trovano con Quagliarella, provano a vincere. Trillini tenta nuovamente la carta del tridente ma è soprattutto Zerbini a fare la differenza: oggi per ben due volte ha sfruttato il suo colpo preferito, lo scatto in profondità. Il finale è stato palpitante e anche l’allenatore anconetano, solitamente impassibile, si è surriscaldato, subendo un’espulsione forse non meritata. L’unico neo è quello di aver insistito sul tridente sul 2-1, con Scandurra a pezzi: ma proprio quest’ultimo ha poi risolto la partita con il terzo gol. Questa vittoria non risolve i problemi tattici della Samb, che si è affidata nuovamente al cuore e al duo d’oro Zerbini-Scandurra (18 gol in due) per non soccombere, tuttavia rappresenta una svolta importante: ora la Samb è agganciata alle prime in classifica e tiene distanti i play-out. Se si fa risultato contro il Paternò si può staccare la spina e ricominciare un nuovo campionato con il nuovo anno. Gaucci sarà d’accordo?