Dopo Samb-Benevento, terza sconfitta casalinga della Samb, le cose sono cambiate: la tifoseria ha attaccato Trillini e poi Gaucci, Gaucci non ci ha pensato nemmeno un minuto a mollare la Samb, i risultati non sono arrivati e siamo qui, a ridosso del Natale, con tanti patemi e poche certezze. Alcuni di coloro che vogliono acquistare la Samb si sono tirati indietro, o sono, al momento, titubanti. La Samb rischia di essere smobilitata a gennaio, con tutti i rischi conseguenti (ovvero: lottare per salvarsi).

A questo punto, crediamo che anche la tifoseria rossoblù debba prendere una qualche decisione in merito a questa situazione: lo sfogo che c’è stato in Samb-Benevento è anche comprensibile, così come sono comprensibili le reazioni seguite alle reciproche accuse tra Gaucci e ultras. Ma, crediamo, giunti a questo momento, serva un diverso atteggiamento, anche se non è semplice sintetizzare in una sola posizione quella di migliaia di tifosi.

Cosa chiederebbero i tifosi ad un ipotetico nuovo acquirente? La Serie B subito? Difficile arrivare a tanto. In questo momento la Samb non ha un settore giovanile all’altezza delle ambizioni che, legittimamente, si nutrono per la prima squadra. Secondo noi, se cambio di mano ci sarà, il nuovo proprietario dovrà garantire, prima di tutto, una gestione finanziaria oculata (in questo, Alex Gaucci non ha torto), e la ristrutturazione di un settore giovanile che, fino agli anni Ottanta, era foriero di individualità eccellenti ma che anche negli ultimi anni è riuscito a lanciare qualche giovane. La Samb della gestione Gaucci è cresciuta in fretta, ha vinto molto, ma naturalmente porta con sè qualche smagliatura.

I tifosi hanno detto chiaramente “basta” alla gestione Gaucci: legittimo. Ma crediamo che in pochi, localmente, si possano permettere il rischio di spendere denaro per la Samb e, contemporaneamente, rischiare di prendere insulti o peggio, perché incapaci di riportare la Samb in Serie B nel giro di un anno. Per ricostruire un settore giovanile (la pecca principale della gestione Gaucci) ci vuole tempo; per costruire uno staff dirigenziale serio ci vuol tempo; per riottenere la fiducia dei club delle grandi città ci vuol tempo. Inutile dunque, fin da adesso, essere pronti a criticare chi vorrà investire nella Samb, se non avrà la possibilità di riportare la Samb in alto in poco tempo. Personalmente, preferisco basi solide su cui crescere piuttosto che avventurieri pronti a promettere programmi “triennali” (indovinate chi lo fece). Anche stavolta mi piacerebbe ascoltare il parere dei nostri più attenti lettori, che possono scriverci su info@sambenedettoggi.it o su flamminipp@libero.it.

SQUALIFICHE. Sarà una Samb ridotta all’osso quella che domenica prossima incontrerà il Chieti. Esposito è stato squalificato, come prevedibile, per due turni (lo rivedremo dopo le vacanze); Cottini e Martusciello sono stati squalificati per un turno.

CONTESTAZIONE. Oggi la Samb si è allenata a Pagliare e, sotto l’accusa dei tifosi, sono finiti il tecnico Trillini ed Esposito. In serata i club della Samb si riuniranno per decidere quale atteggiamento assumere per domenica prossima.

flamminipp@libero.it