G.V. sulla questione parcheggi
A proposito del divieto di parcheggi intorno al Riviera delle Palme, durante le partite interne della Samb, avevo una domanda da porre alla questura di Ascoli Piceno: come mai la stessa questura non ha preso lo stesso provvedimento allo stadio Del Duca di Ascoli? Ricordiamo che ad Ascoli è permesso parcheggiare nello spiazzo dietro la tribuna coperta (dietro agli altri settori ci sono fossi o montagne). Invece al Riviera che per logistica, infrastrutture e struttura è molto più sicuro del Del Duca si sono adottate misure più restrittive. Ma la legge non era uguale per tutti?
Samb Club Offida

Non ho assistito ad alcuna partita dell’Ascoli Calcio, e quindi mi è difficile raffrontare le due situazioni: so comunque che ad Ascoli si è pensato di chiudere al passaggio dei tifosi locali alcune strade, destinate agli ospiti (la stessa cosa che è abbiamo visto a Lanciano per noi, ad esempio). Comunque non credo che la tifoseria debba puntare su questo aspetto per “riscattare” giustamente i parcheggi del “Riviera”. Si tratta di due situazioni diverse che naturalmente esigono risposte diverse, e non vanno confuse nel solito campanilismo fra le due città. San Benedetto e soprattutto i tifosi dell’hinterland vogliono usufruire delle strutture dello stadio, pagate con i soldi dei cittadini. Lo devono chiedere chiaramente. E spero che dalla prossima partita casalinga qualcuno pensi ad organizzare dei bus navetta (ma è così difficile?). Da parte nostra, avevamo ipotizzato una raccolta di firme, anche on-line, che Sambenedettoggi potrebbe raccogliere. Proposta che per noi resta attuale.
Cordiali Saluti Pier Paolo Flammini

Critiche alle critiche a Trillini
Signor Flammini, un conto è criticare, e un conto è fare la formazione della
Samb, perchè è questo che Lei ha fatto. Sviscerare TUTTE le partite UNA ad
UNA, con una certosina, capillare e minuziosa analisi TATTICA, vuol dire
solo scavalcare il lavoro (????) di un’altra persona, sulla cui qualità,
posso essere anche d’accordo con Lei (anche se, “CON I SE E CON I MA, NON SI
E’ MAI FATTA LA STORIA…”). Nessuno dice di lavarsi le mani, un giornalista
sportivo ha mille modi per criticare un allenatore, ma non certo può farlo
sopravanzando il lavoro di un allenatore e riscrivendo così spudoratamente
l’UNDICI da far scendere in campo…
Saluti. Svano BASTIANELLI.

Caro Svano,

non è questa la prima mail che ricevo da te e da altri tifosi circa gli articoli relativi a Trillini che ho pubblicato nella scorsa settimana. Gli altri tifosi mi hanno fatto i complimenti, qualcuno ha addirittura aggiunto altre lamentele riguardo la gestione tecnica. Però credo di dover pubblicare la tua protesta, non fosse altro per una questione di trasparenza. Non penso di aver mancato di rispetto a Trillini come persona e come allenatore riscrivendo il cammino della squadra giornata per giornata; o almeno non era mia intenzione. Penso invece di aver scritto un articolo interessante, non di mera cronaca quotidiana (l’articolo era infatti destinato al nostro settimanale): posso immaginare che ad un tifoso della Samb quell’articolo sia interessato – se poi sia d’accordo o meno con me, è questione di opinioni personali. Comunque, vogliamo ricordare che abbiamo preso il secondo gol dall’Acireale con lo schema 4-2-4, o no? Vogliamo ricordare che con questo schema abbiamo affrontato perfino il Taranto, segnando due gol con tre tiri in porta (criticammo nonostante i tre punti…)? E vogliamo considerare che siamo l’unica squadra del campionato dove i due centravanti restano costantemente in attacco, senza fornire aiuti al centrocampo? Eccetera eccetera eccetera. Se poi pensiamo alle pressioni a cui sono sottoposti gli allenatori nelle categorie superiori…non credo che il mio articolo possa sembrare così oltraggioso!
Cordiali saluti Pier Paolo Flammini