Questa settimana siamo riusciti a sentire i ragazzi della Brigata Nuova Guardia. Questo è un gruppo presente gia nella seconda metà degli anni ottanta, prima che un ciclone chiamato “fallimento” si abbattese sulla nostra e loro squadra del cuore. Ci accolgono presso il Caffe Cortese (aperto appositamente per l’occasione nonostante fosse giorno di chiusura), abituale luogo di ritrovo di questo gruppo.
Dopo aver sentito, nelle scorse settimane, tifosi di vecchia data, questa volta tocca a loro, ragazzi poco più che ventenni considerati da tutta la curva come “il nuovo che avanza” senza nessuna remora ne paura.
Grazie alle parole di Simone De Angelis, Cristian Taffoni, Umberto Luicidi e Marco Gobbato andiamo a conoscere meglio questo gruppo.
Sentiamo cosa ci dicono…

LA LEGGENDA CONTINUA

Ci parlate di questo gruppo che da qualche anno è tornato a mostrare il suo striscione nei vari campi d’Italia a sostegno dei colori rossoblù?
Questo è un gruppo esistente gia dalla seconda metà degli anni ottanta, quando la Sambenedettese era la squadra capace, come lo è tuttora, di far impazzire una città intera.
Purtroppo gli anni bui del fallimento hanno allontano molte persone dallo stadio ma non noi che, proprio in quel periodo, abbiamo consolidato l’amore e la passione per questi colori. Nell’anno 2000 abbiamo poi deciso di ritornare a dar vita al gruppo.
Ci dite chi sono i fondatori storici di questo gruppo?
I fondatori di questo gruppo sono persone eccezionali che come noi non hanno mai smesso di amare la Samb, non facendo mai mancare il giusto appoggio ai ragazzi. Ci piace ricordare: Massimo Tomassini, Paolo Patrizi e Massimiliano Esposito.
Tra loro c’è qualcuno che ancora oggi fa parte di questo gruppo?
Purtroppo no, siamo tutti ragazzi nuovi e giovani, visto che molti dei precedenti componenti oggi frequentano i distinti.
Ci raccontate meglio come è stato ripartire…
C’è da precisare che già da tempo parecchi degli attuali componenti si frequentavano ed erano soliti seguire la Sambenedettese anche in trasferta. Nella stagione 2000-2001, quella del primo anno dell’era Gaucci, abbiamo deciso di far tornate a vivere questo gruppo. Tra i principali sostenitori di questo progetto c’è sempre stato Marco Tomassini che tutt’oggi ricopre la carica di presidente.
Ci parlate un pò del vostro gruppo a livello numerico?
Inizialmente era poco più di una scommessa. Il primo anno eravamo cinque persone ma la nostra forza è stata quella di non mollare e siamo stati premiati. L’anno scorso siamo arrivati a circa sessanta tesserati. Quest’anno abbiamo deciso di non effettuare il consueto tesseramento visto che lo ritenevamo superfluo per la nostra situazione.
Il vostro gruppo ha una particolare filosofia politica o idealistica?
Assolutamente no, riteniamo che la politica debba stare lontano dallo sport e soprattutto dalla Samb. Per noi la cosa puù importante è che ci si ritrovi tutti insieme e uniti sotto gli stessi colori che sono rigorosamente quelli rossoblù.
Attualmente dove siete sistemati nelle partite casalinghe al “Riviera”?
Siamo soliti posizionarci sulla parte sinistra della Curva Nord, nella posizione tra “Gente Furiosa” e “Inferno Rossoblù”.
State pensando anche a dotarvi di materiale di gruppo?
Fin da questa estate abbiamo deciso che quest’anno ci saremmo dotati di sciarpe. Lo abbiamo fatto e dovevano essere già disponibili ma purtroppo per problemi di stampa non dipendenti dalla nostra volontà, si sono allungati i tempi.
Avete un simbolo particolare?
Si, nel nostro stendardo è possibile vedere uno Snoopy. E’ un personagio simpatico che ci ha fatto piacere “adottare” tra le nostre fila.
Avete detto che seguite la squadra anche in trasferta, ce n’è qualcuna che ricordate come indimenticabile?
Essendo ragazzi poco più che ventenni, le trasferte più belle molto probabilmente le dobbiamo ancora fare. Sicuramente quelle di Parma e Pescara hanno per noi un significato molto particolare visto che, in entrambe le situazioni, siamo riusciti a riempire un pullman interamente con persone facenti parte del nostro gruppo.
Avete un obbiettivo come gruppo?
Possiamo affermare che il nostro obbiettivo primario lo abbiamo già raggiunto in questi anni. Siamo riusciti a far nascere in molte persone la passione per la Samb e abbiamo convinto molti “vecchi lupi” a tornare a seguire la squadra.
Come sono i vostri rapporti con il resto della tifoseria?
Assolutamente positivi, siamo amici di tutti coloro che hanno la Samb nel cuore e, con molto piacere facciamo parte del Coordinamento della Curva Nord. Per noi essere ultras non significa solamente andare la domenica alla partita ma impegnarsi concretamente tutta la settimana affinchè tutto lo spettacolo di tifo e colori sia pronto per l’appuntamento.
Ci dite la vostra anche su un argomento attuale come quello del blocco del traffico nella zona antistante lo stadio?
Molte parole di condanna si sono levate in questi giorni nei riguardi di questo assurdo provvedimento. Per noi sono tutti proclami giusti visto che riteniamo questa decisione vergognosa e irresponsabile. Come gruppo siamo prontia partecipare a qualsiasi manifestazione di dissenzo nei confronti di chi ha preso questa decione su una scrivania senza pensare ai risvolti concreti che essa può avere.
Come avete vissuto le vicende di palazzo che hanno caratterizzato la scorsa estate calcistica?
Le abbiamo vissute da tifosi, ovvero soffrendo nel vedere la nostra passione essere trattata come semplice macchina “sforna soldi”. Per noi ultras il calcio è si una macchina, ma capace di sfornare settimanalmente passione e amore. Si potrebbero dire molte cose a riguardo, è un argomento delicato che presenta molte sfaccettature. Possiamo affermare che lo striscione più volte esposto in curva rende perfettamente quella che è la nostra posizione. Esso recita: “No al Calcio maderno”.
E sulla famiglia Gaucci che ci dite?
Sicuramente questa dirigenza ha avuto il merito di far tornare grande la Samb e per questo ne saremo sempre grati. Certamente eravamo un pò delusi dalla campagnia acquisti di questa estate dove si è dipesi fin troppo dal Catania. Con un presidente così vulcanico non si può mai stare tranquilli, noi non ci siamo mai illusi che abbia a cuore le sorti della Sambenedettese oltre quello che è il puro fattore economico.
Certamente, se l’anno passato noi avessimo vinto i ply-off, forse non si sarebbe fatto tutta quella confusione per il ripescaggio del Catania e per noi tutto si sarebbe messo per il verso giusto.
Parliamo del momento attuale della squadra.
Le recenti prestazioni hanno lasciato tutti stupiti. Dopo un inizio difficile nessuno si sarebbe aspettato una reazione cosi convincente. Ora è lecito sperare e sognare.
Domenica arriva il Sora…
Il Sora è una squadra ostica. Hanno da poco cambiato allenatore e verranno qui a San Benedetto con una squadra molto coperta. Dobbiamo essere bravi e concentrati poi, solo dopo aver conquistato i tre punti potremo iniziare a pensare al match-clou di Viterbo.
A proposito di match-clou, tra poco c’è il ritorno di Coppa Italia e…
Come tifoseria abbiamo intenzione di essere presenti a Modena per ben figurare. Per quello che concerne la partirta possiamo dire solo che …siamo in ballo, balliamo!
C’è qualche giocatore che avete eletto come beniamino?
Precisiamo una questione: in una piazza importante e calda al punto giusto, come quella sambenedettese, anche giocatori mediocri possono trovare la loro stagione positiva ed esaltante.
In passato siamo stati molto attaccati ad Andrea Borsa, Gennaro Del Vecchio e soprattutto il capitano Stefano Visi. Attualmente vediamo in Zerbini un ragazzo particolarmente attaccato alla maglia e voglioso di fare. Ci piacerebbe conoscerlo personalmente, magaria alla prossima cena di gruppo…
Concludiamo con uno slogan.
Un nostro vecchio striscione deglia anni Ottanta recitava:”Inizia la leggenda”. Noi oggi non possiamo dire altro che …”la leggenda continua”. Sempre e solo avanti Samb!

Alessandro Rossi