Nella sezione “Cronache” pubblichiamo integralmente la lettera che la Prefettura di Ascoli Piceno, per mezzo del Viceprefetto Vicario Marchetti, ha inviato al Sindaco Martinelli lo scorso 29 settembre.

La Prefettura ribadisce: l’area del “Riviera delle Palme” resterà interdetta al traffico veicolare e al parcheggio per «tutte» le partite casalinghe della Samb. L’esigenza della sicurezza (un diritto di tutti i cittadini, e guai a chi attenta ad esso!) prende il sopravvento su tutto il resto.

Che importa se in alcune partite non ci saranno tifosi ospiti, o se in altre, come già avvenuto, si conteranno sulle dita di una sola mano? Che importa se l’inverno è alle porte, le piogge e il freddo anche? Cosa importa se i centinaia di abbonati con le tessere degli anziani rischieranno di farsi almeno un chilometro abbondante a piedi, con temperature normalmente invernali, al costo di ammalarsi?

Ci dispiace per i gestori dell’ordine pubblico, che svolgono un lavoro difficile, lodevole e di estrema importanza, allo stadio come nella vita di tutti i giorni. Ma sinceramente non abbiamo capito, non capiamo e non capiremo, domenica dopo domenica, come si è arrivati ad una decisione simile. Una decisione presa per lo stadio più sicuro della serie C, e non solo. Una decisione che rischia di fare il gioco delle frange più estremistiche del tifo (possibile che nessuno ci abbia pensato?).

Attenzione però: nella lettera si parla addirittura di «evitare contatti anche solo visivi fra le opposte tifoserie». Cosa significa? Crediamo (speriamo) in un non perfetto uso della lingua italiana…

Da parte nostra, continueremo nel nostro dovere di cronisti e di critica. Ai tifosi, a cui chiediamo di farci conoscere le loro opinioni (sambenedettoggi@tiscali.it), crediamo sia doveroso suggerire, ora più che mai, il comportamento più leale e corretto verso i tifosi avversari e le forze dell’ordine. Non farlo, oltre che sbagliato, in questo momento sarebbe come darsi la zappa sui piedi.