“Tolleranza zero�?, nelle Marche, contro gli organismi geneticamente modificati (Ogm).
L’obiettivo è quello di tutelare i consumatori, salvaguardare la qualità delle colture, promuovere le produzioni biologiche.
Su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha costituito un “Nucleo operativo per la prevenzione e l’intervento�? contro gli Ogm.
Il gruppo viene coordinato dal dirigente del servizio Agroalimentare, Sergio Bozzi, e risulta composto da funzionari regionali, da rappresentati dell’Asl, dell’Istituto zooprofilattico e dell’Ispettorato repressione frodi.
Il problema degli Ogm si è posto, nelle Marche, con la recente scoperta – a Sant’Elpidio a Mare – di una coltura seminata con mais “contaminato�?.
La Regione si è subito attivata per circoscrivere il caso.
Ora, con l’istituzione del Nucleo operativo, intende contrastare le future contaminazioni e attivare un piano di prevenzione, valorizzando le produzioni agricole ecocompatibili. Una scelta che raccoglie le richieste avanzate dalle associazioni marchigiane dei coltivatori biologici e dalla III Commissione del Consiglio regionale (Attività produttive e Agricoltura).
Il Nucleo operativo insediato deve gestire la distruzione del raccolto contaminato (il campo è già sotto sequestro giudiziario), monitorare la situazione regionale (partendo dai terreni circostanti l’appezzamento di Sant’Elpidio a Mare), predisporre – entro 45 giorni – un piano preventivo, in vista della campagna maidicola 2004.
“Con questa task force – ha commentato l’assessore Silenzi – faremo prevenzione e interverremo contro i casi segnalati. Nelle Marche, deve risultare chiaro, stante l’attuale legislazione, che non c’è spazio per gli Ogm. Gli organismi geneticamente modificati non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo di quell’agricoltura di qualità che vogliamo affermare, sempre più, nella nostra regione. Su questa materia abbiamo una posizione intransigente. Le colture contaminate non possono essere destinate all’alimentazione umana, né animale. E noi pretendiamo che questo venga rispettato.
Per tale motivo non abbiamo aderito al protocollo ministeriale, che prevede la cessione degli Ogm alle industrie sementiere, per il successivo ricollocamento delle biomasse, a scopo energetico (bioetanolo), sul mercato industriale. La consideriamo, infatti, una soluzione non chiara, che non offre certezze sulla distruzione dei raccolti.
A prescindere dalle diverse valutazioni scientifiche, tuttora aperte, sulla sicurezza alimentare degli Ogm, e non vogliamo certamente demonizzare la ricerca, riteniamo che la distruzione di tutte le sementi non consentite rappresenti l’unica misura concreta per evitare il rischio di introdurre i prodotti contaminati nel circuito alimentare�?.
Il Nucleo operativo risulta composto dai seguenti funzionari regionali:
Sergio Bozzi (servizio Agroalimentare), Graziano Pallotto (Assam), Roberto Tomarelli (servizio Veterinaria), Gabriella Massaccesi (servizio Ambiente), Paolo Londrillo (servizio Legislativo), Lucia Marini (Dipartimento sviluppo economico), Roberto Gatto e Leonardo Valenti (servizio Agroalimentare). Il gruppo viene integrato con rappresentati del Corpo forestale dello Stato, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche, dell’Istituto repressione frodi – sede di Ancona. (r.p.)