E’ una persona molto simpatica e vispa nonostante i suoi 82 anni: “Vado allo stadio e tifo per la Samb da quando avevo 15 anni, quindi da una vita. Andavo al Ballarin con la bicicletta e fino a qualche anno fa seguivo la Samb anche in tasferta. Ho vissuto molte “battaglie�? (così lui chiama gli incontri di calcio ndr) ed ho molti ricordi: alcuni sono rimasti nella mia mente, altri sono poco nitidi data la mia “tenera�? età. I ricordi migliori li associo al periodo in cui era allenatore Marino Bergamasco. Un uomo che ha fatto la storia della gloriosa Samb. Si andava a vedere la partita sempre cantando, perchè era una squadra che giocava molto bene e in casa vinceva quasi sempre. Considero Bergamasco ed Eliani i migliori allenatori che la Samb abbia mai avuto; di conseguenza giocatori come Chimenti, Castronaro, Ripa, Valà erano e rimangono i migliori in assoluto perchè oltre ad essere bravi giocavano con il cuore.�?
Episodi che lo hanno turbato?
“Un episodio che ricordo in quanto strano ma simpatico è accaduto tanto tempo fà quando il presidente della Samb era Domenico Roncarolo. Eravamo in serie C e a causa di un arbitraggio scandaloso ci fu un’invasione di campo non pacifica. (Nel vecchio “Ballarin” sia l’avversario che la terna arbitrale non avevano vita facile ndr). Conoscevo bene il presidente che, insieme ad alcuni dirigenti, dovendo cercare di proteggere i giudici di gara, pensarono bene di portarli a casa mia (abitavo proprio dietro al “Ballarin”) e metterli al sicuro fino a quando gli animi dei tifosi non si fossero placati. Potete immaginare cosa provavo ad ospitare a casa mia la terna arbitrale che fino a poco prima avevo insultato�?.
La Samb ti ha dato soddisfazioni?
Le più grandi me le ha date quando era guidata da Marino Bergamasco, mentre i dispiaceri e gli episodi spiacevoli si sono verificati in questi ultimi tempi. In particolare mi ha fatto molto soffrire l’episodio del fallimento. Non mi va di rimarcare il passato ma spero che ci sia servito da lezione per cercare di informarsi prima di dare la Samb nelle mani di un “Bracconiere”. Sprofondando in Eccellenza, salutammo il calcio professionistico. Ci ritrovammo con squadre e campi inimmaginabili e il ‘Riviera delle Palme’ vuoto o quasi. Comunque, non ho desistito nel seguirla seppur deluso e amareggiato e con l’angoscioso e terribile paura che mi assaliva e cioè che la mia Samb non sarebbe mai più riuscita a risalire la china, e riconquistare la serie B�?.
Ci parli dell’attuale gestione?
“Non so cosa pensare perchè vedo troppi interessi di mezzo. Sinceramente stento a credere quanto leggevo in un quotidiano sportivo che in un’intervista, Gaucci dichiarava che ogni anno la gestione della Samb gli comporta una rimessa di 2 milioni di euro. Siamo una società di prestigio che ha un glorioso passato ed in quanto a spettatori non li facciamo certo mancare, vedasi l’anno passato: secondi come presenze dopo l’Avellino. Mi chiedo e giro la domanda a lui “Come fanno allora a tirare avanti tutte le altre società che hanno pochissimi spettatori?” La fiducia che nutrivo in lui e come me molti tifosi è iniziata a mancare da quando ha venduto Miftha alla vigilia del campionato solo dopo aver ottenuto dai tifosi oltre 1500 abbonamenti (L’episodio è stato chiarito poi da Alessandro Gauccindr). Vuole illuderci e farci credere che presto o addirittura quest’anno la Samb tornerà in B? Io me lo auguro di tutto cuore, ma credo che siamo considerati la “Cenerentola”. I giovani sono validi ed hanno molta voglia di fare bene; ancora non hanno raggiunto la loro forma ideale. Ritengo che comunque vanno presi dei rinforzi (è stato accontentato con Esposito e Martusciello ndr)”.
A proposito del divieto di arrivare allo stadio con l’auto…
“La vedo come l’incapacità di rendersi conto della realtà. Sembra che questa decisione sia stata attuata nella speranza di demotivare il pubblico e per avere meno grane. Io ho 82 anni e anziani come me e gli handicappati fanno molta fatica ad arrivare dal lontano parcheggio auto. E quando piove! Mi scuso se sono stato molto polemico, ho detto quello che pensavo. Sarei molto contento se le mie impressioni fossero sbagliate ma a volte la polemica costruttiva porta a formare una grande squadra e una grande società. (bm)