La conferenza stampa si accende quando, dopo la Silla -le cui dichiarazioni sono riportate nell’articolo precedente-prende la parola Troli: secondo il vicepresidente, se Moscati fosse stato realmente legato alla città ed al premio Bizzarri, avrebbe dovuto capire il momento economicamente difficile che la Fondazione sta attraversando, anche perché considerando i tagli al settore della Cultura, e con soli cento milioni delle vecchie lire a disposizione, il comitato deve riuscire a gestire tutte le attività di cui si occupa, e nello stesso tempo organizzare rassegna e premio.

“Quel signore (Moscati) dovrebbe solo ringraziarci”, prosegue Troli, “visto che 1/3 della spesa del premio è andata a lui per le pubblicazioni, i cataloghi e i collaboratori che lui ha voluto”.

Durante la conferenza si fa anche il nome del probabile successore: Giuseppe Piccioni, noto regista ascolano, che sembrerebbe interessato a portare avanti le esperienze fin qui intraprese, ed a sviluppare le ricerche nel campo del documentario, che, secondo lo stesso Troli, gode di ottima salute e guarda lontano perché rappresenta il futuro del cinema.

Stefania Palanca