La delibera proposta dall’assessore all’Ambiente Marco Amagliani, si articola in due fasi di intervento.
In primo luogo la delimitazione delle aree e la trasmissione dei dati e degli elaborati tecnici e cartografici su scala 1:250 mila al Ministero dell’Ambiente. Poi le modalità procedurali per la designazione delle zone con l’invio degli elaborati alla Conferenza regionale per le Autonomie locali, alle Autorità di Bacino regionali ed interregionali, alle Commissioni consiliari che provvederanno alla definizione che verrà trasferita al Ministero dell’Ambiente.
Il provvedimento applica le direttive CEE in considerazione del fatto che i nitrati derivanti da deiezioni animali e dall’eccessivo uso di fertilizzanti, costituiscono la causa principale dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee. Aspetto che in questo periodo di siccità ha portato danni alla rete acquedottistica di alcune zone.
Contemporaneamente la Giunta ritiene necessario predisporre il programma di approfondimento che comprenda la caratterizzazione pedologica dei suoli, quella idrochimica e idrogeologica degli acquiferi e l’individuazione delle pressioni agro zootecniche: tutti elementi necessari per piani d’azione efficaci e finalizzati alla salvaguardia e risanamento dei corpi idrici sotterranei.
Il programma sarà coordinato dal Servizio regionale di Tutela ambientale, da quello del Sistema agroalimentare, ambiente rurale e forestale nonché dall’Autorità di bacino regionale e sarà poi sottoposto all’esame della Giunta regionale. (fb)