L’anno prossimo varrà bene che tutte le società, invece che acquistare bomber o grandi portieri, paghino ricche parcelle agli avvocati: la telenovela legata al caso Catania, che interessa particolarmente la Samb (il club etneo é di proprietà della famiglia Gaucci), sembra arrivata a conclusione: oggi il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha accolto il ricorso della FIGC contro l’ordinanza del TAR di Catania che aveva riammesso il Catania Calcio in Serie B, nonostante la retrocessione sul campo. A questo punto il Catania é ufficialmente in Serie B (oggi sono stati diramati i calendari di Serie B e il Catania non figura tra le partecipanti). I Gaucci non demordono, attaccano duramente Carraro e ripresenteranno un altro ricorso al TAR di Catania, “così tutto ricomincerà di nuovo”. Tuttavia un decreto governativo, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 28 agosto, stabilirà per legge l’autonomia della giustizia sportiva rispetto a quella ordinaria.
Oggi sono inoltre state escluse dalla Serie C1, per problemi finanziari, il Cosenza e L’Aquila. Il Cosenza sembra sia stato escluso a causa del ritiro di una fidejussione bancaria da parte di un istituto di credito siciliano che in precedenza l’aveva accordata; per quanto riguarda L’Aquila, oggi ci sono state proteste dei tifosi che hanno persino bloccato la Statale 80.
Queste due esclusioni hanno fatto sì che la Fermana di Battaglioni, ultima classificata nello scorso campionato, sia stata ripescata in Serie C1.
Le cose potrebbero complicarsi anche per la Samb, perché per Gaucci non sarà facile gestire due squadre nello stesso girone: la campagna acquisti, già povera, non dovrebbe decollare. Gaucci si libererà di una delle due squadre?
flamminipp@libero.it
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