Il grande sogno non si realizza: Eddy Baggio rifiuta per il secondo anno consecutivo il trasferimento alla Samb. Stavolta la motivazione dovrebbe essere di carattere “sentimentale”: Baggio vuole giocare in una squadra che gli permetta di restare vicino alla sua famiglia, in Veneto. Scelta legittima anche se non ultra-professionale, a patto che questa sia la vera motivazione.

Sfumato Baggio, due restano le trattative che interessano l’attacco della Samb. La prima porta a Bonfiglio dell’Ascoli, autore di sette reti nell’ultimo campionato di Serie B: se Grieco, di proprietà del Pescara, sarà dirottato ad Ascoli, nello scambio potrà rientrare Bonfiglio. Ma attenzione: il Catania sembra disposto a cedere Grieco solo se “sarà retrocesso” in C1; in quel caso, però, la famiglia Gaucci si ritroverebbe due squadre in C1 e la trattativa potrebbe complicarsi. L’altra punta inseguita dalla Samb è Graziani, figlio del “Ciccio” mundial, che i tifosi della Samb conoscono perché, due anni fa, segnò proprio a San Benedetto la rete del momentaneo vantaggio del Mantova, sua attuale squadra.

Ad ogni modo, prima di dare un giudizio sulla Samb, bisognerà conoscere quali attaccanti arriveranno in Riviera: con due ottimi centravanti la squadra potrà ambire nuovamente ad un ruolo di protagonista, mentre, se ciò non avverrà, la squadra potrebbe rischiare grosso: la C1 è un campionato equilibrato e basta poco per innalzare, o abbassare, il livello medio di una squadra.

Ieri a Peglio la Samb ha disputato la prima partita stagionale. Sono stati messi a segno otto reti (doppiette di Cacciatori e Doumbia, gol di Oelkuch, Camillucci, Cottini e Criniti). Al termine dell’incontro la società ha deciso di non acquistare i due tedeschi Oelkuch e Kurbjweit, che torneranno così in Germania. Ha giocato invece Paolo Ramora, un ventitreenne che gioca nel ruolo di esterno destro (già al Genoa e al Mestre), attualmente in prova.

Entro questa settimana sarà ufficializzata la campagna abbonamenti della Samb. Forse l’appello arriva fuori tempo massimo, ma sarebbe il caso di attivare diversi punti vendita almento nelle provincie di Ascoli Piceno e di Teramo, per venire incontro alle richieste dei tifosi sparsi fuori da San Benedetto. Non ci sembra “professionale2 consentire la vendita degli abbonamenti soltanto in un luogo, in epoca di commercio elettronico. Inoltre potrebbero essere attuate delle iniziative che agevolino la sottoscrizione dell’abbonamento (abbonamento per famiglie, abbonamenti speciali per i ragazzi delle squadre giovanili, ecc.).

flamminipp@libero.it