Se potessimo effettuare un sondaggio con criteri scientifici, siamo sicuri che la maggior parte della tifoseria voterebbe Gaucci come presidente della Samb per altre numerose stagioni: dove trovare una società che in soli tre anni è riuscita a portare la Samb dalla Serie D ad un passo dalla B?

Tuttavia, gli stessi tifosi, non gradiscono troppo l’uso del nome della Samb Calcio come elemento di intimidazione nei confronti della Giunta Martinelli: molti storcono il naso, qualcuno scrolla le spalle perché, il calcio e la vita di questi anni 2000 non sono più retti da sentimentalismi, ma, per dirla “global”, business is business, gli affari sono affari, e il calcio è uno di questi.

Nel fine settimana scorso una delegazione di tifosi ha chiesto chiarimenti prima alla parte politica, poi ad Alessandro Gaucci, in vacanza in un noto stabilimento di San Benedetto. Gli stessi tifosi hanno chiesto un incontro a tre (giunta, Samb Calcio e tifoseria); mossa azzeccata, perché, evidentemente, o qualcuno sta barando, o si tratta di un dialogo tra sordi che non potrà, dunque, avere effetti.

Gaucci dice che la Giunta non sta prendendo in considerazione i suoi progetti, e la Giunta risponde che servono tempi di riflessione. La Giunta dichiara di avere invitato rappresentanti della Samb Calcio per rinnovare la convenzione di uso dello stadio, e gli stessi rappresentanti smentiscono di aver parlato di questo fatto. La Giunta ammette di voler decidere in fretta, ma Gaucci inveisce per i quattro mesi di chiacchiere già trascorsi. E via così. Delle due, l’una: o ci si trova di fronte a elementi di improvvisazione (e con i milioni di euro in ballo, non è un pericolo da poco), o c’è malafede. Non siamo investigatori, ma i due attori in questione dovrebbero trovare il modo più limpido per risolvere la diatriba, per evitare il sorgere di dubbi legittimi. Magari partecipando ad un incontro alla presenza di alcuni tifosi, per evitare che le strette di mano che avvengono all’interno delle stanze si trasformino, di fronte ai taccuini, in accuse posticipate.

Toto-allenatore. La scelta, a meno di clamorose novità, resta sempre tra Gentilini (sponsorizzato da Alex) e Cabrini (lo vorrebbe Luciano previa mediazione di Previdi e Moggi). Ad intuito, la mettiamo così: Gentilini dovrebbe essere l’allenatore in grado di scoprire nuovi talenti; Cabrini l’allenatore che tenta di centrare i play-off per rilanciarsi dopo l’esperienza negativa di Crotone.