“La Regione punta molto alla promozione dei 13 Centri per l’impiego gestiti dalle Province che rappresentano il modo nuovo di fare politica del lavoro e il punto di forza della riforma del collocamento.�? Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli, presentando in Regione, insieme all’assessore provinciale di Macerata, Carla Monachesi, il Convegno all’Abbadia di Fiastra del 10 e 11 luglio sul tema: la Provincia come dimensione ottimale per il governo del mercato del lavoro (apertura il 10 luglio alle ore 15.30). L’iniziativa, organizzata dall’UPI (Unione Province Italiane) e dalla Provincia di Macerata, arriva in un momento delicato del settore. L’applicazione della legge 30 – “erroneamente definita legge Biagi�?, secondo Ascoli -, presenta luci e ombre, tantoché la Regione Marche, insieme ad altre quattro Regioni, ha presentato ricorso. “Il decreto legge in discussione per la sua attuazione va a modificare leggi esistenti con problemi di costituzionalità – ha spiegato la Monachesi –. Non è assolutamente chiaro a chi spetti la regia della gestione del collocamento, funzione che la legge ha aperto alle forze più diverse, dalle Università alle organizzazioni dei datori del lavoro, lasciando un ruolo limitato alle Province che con la legge Treu avevano assunto il ruolo.�? Una riforma della riforma, quindi. Oggi sono le Province a gestire i centri e le loro funzioni modulate per riformare il vecchio collocamento con risultati già maggiori rispetto al passato. “Nelle Marche – ha spiegato Ascoli – stiamo lavorando con le Province per operare su standard omogenei su base regionale. L’Armal ha predisposto un masterplan (un manuale) sul funzionamento dei centri dove operano circa 300 dipendenti e sta lavorando alla relazione sullo ‘stato dell’arte’. Il mercato del lavoro cambierà molto e in molti aspetti anche per l’arrivo di nuovi intermediatori. Il momento per organizzare il Convegno dell’Abbadia, quindi, è quello giusto.�?
La Monachesi e Ascoli, poi, hanno fornito una serie di dati utili alla conoscenza dell’attività dei centri per l’impiego. A Macerata, provincia pilota per testarne il funzionamento, il numero degli utenti nel primo semestre 2003 è stato 11 mila 947. Fra il 2000 e il 2002 i corsi di formazione avviati sono stati 258 con 4 mila 227 allievi, il 65% dei quali ha trovato posto nei settori per i quali sono stati formati. Molto buono, infine, è il tasso di collocamento dei disabili. Dati che, in larga parte, trovano riscontro anche nelle altre province. (fb)