Sarà Massimo Teodori a condurre la prossima stagione dei bianco-celesti. La società ha fatto sapere che l’ex Alesiani non è rimasto non perché non era stato riconfermato ma per motivi personali che gli impedivano una presenza continua. Quindi il lavoro programmato da due anni a questa parte è stato messo a tavolino per ridiscuterlo. Attenzione, non modificarlo. Su ciò è stato molto chiaro il presidente Giancarlo Amante “il Porto d’Ascoli è una bella realtà, nel giro di due stagioni siamo riusciti a salvarci e ad arrivare ai play off. Un miglioramento che sa di crescita e che vorremmo continuare magari fra un paio di campionati con il salto di categoria. Non dimentichiamoci che in questo progetto rientrano anche i giovani. Il nostro Dino Grilli, responsabile del settore giovanile, sta lavorando molto e bene per ricostruirlo. Per i giovani, far parte della prima squadra, è motivo d’orgoglio oltre che impegno sociale. La politica di ringiovanimento da noi adottata, proseguirà anche con il nuovo allenatore�?.

Ecco giungere il nuovo trainer del Porto d’Ascoli, stretta di mano sicura di persona che sa ciò che vuole. Ha le idee chiare su come gestire questa nuova annata calcistica anche sui nuovi acquisti che per il momento rimarranno segreti fino a nuovo ordine “una cosa alla volta, ve li diremo in seguito quando sarà tutto pronto�?. L’esperienza non manca di certo al suo curriculum, dato fondamentale per affrontare il campionato “ è dal 1989 che alleno. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili nella Truentina Castel di Lama come allenatore, poi nel 1990 ho avuto la prima squadra del Pagliare e successivamente ho vinto con essa due campionati. Il quarto anno sono stato contattato dalla Truentina in Eccellenza, nuovamente sono tornato al Pagliare in promozione. Sono stato anche a Grottammare vincendo anche lì (dalla seconda alla prima categoria). Dopo ho allenato per un anno e mezzo il Castorano, il Pagliare mi ha voluto ancora e ho lottato sia per i play off che per i play out�?. L’arrivo di Teodori è stata la scelta giusta, quella che serviva. Lui stesso si dice soddisfatto “ho voluto il Porto d’Ascoli per diversi motivi. Innanzi tutto perché è una società di grande immagine. Poi perché, parlando con il direttore sportivo Spadoni, verranno fatte cose con criterio e con una programmazione. C’è la possibilità di far bene, questa società deve riprendersi le categorie che la competono. Sicuramente continuerò con il progetto dei giovani, avere una prima squadra titolata sarà per loro sintomo di valorizzazione. Sono una persona coerente. Nei primi anni avevo un dialogo aperto con i giocatori, poi c’è con chi parlo di più e con chi di meno. Questo perché con loro ci capiamo al volo. È un mio forte gestire i vari caratteri dei giocatori. Con il massimo rispetto di tutti, faccio di testa mia. Ascolto per imparare, ma le scelte alla fine sono le mie. Quello di quest’anno sarà un campionato duro per via delle retrocesse di lusso quali Futura 96, Acquaviva. Daranno il massimo per rimanere nelle posizioni alte�?. Si glissa sui possibili acquisti “si può lavorare bene, con tranquillità. È ora di dare una svolta. I giocatori che verranno dovranno essere motivati. Quelli che resteranno dovranno essere seguiti sotto il profilo morale e calcistico. Nessuno parte titolare o riserva. La preparazione inizierà dopo ferragosto, avremmo degli aiuti quali preparatore dei portieri, atletico. L’idea è quella di salire ma non dimentichiamoci che nel corso della stagione ci saranno dei punti interrogativi da risolvere. Credo di allestire una rosa di 18-20 elementi compresi 7-8 giovani. Ci saranno giocatori di esperienza�?. Non resta che dare l’imbocca al lupo al nuovo mister.