-La Guerra.

Continua, più lentamente di quanto previsto, l’offensiva
dell’esercito anglo-americano in Iraq. Quella che si
desiderava essere una guerra lampo sta rivelando
invece delle “ovvie” difficoltà dovute alla resistenza dei
militari del Raiss. Sono 650 le vittime nell’esercito
iracheno nello scontro di Najaf. Si iniziano a contare
anche i morti tra la popolazione, due aerei infatti, hanno
bombardato erroneamente un mercato causando 18
vittime e numerosi feriti. Gli ospedali di Baghdad
annoverano tra i loro degenti solo civili. Nel mondo
continuano le manifestazioni pro-pace. Questa mattina
il Papa ha nuovamente dichiarato il suo turbamento per
gli avvenimenti e la Russia ha richiesto all’ONU, in
silenzio dall’inizio del conflitto, di intervenire e di
pronunciarsi sull’illeggittimità di questa guerra.

-Giustizia. Caso IMI-SIR.

La Corte di Cassazione ha depositato gli atti con le
motivazioni per cui il processo che ha come imputato
Cesare Previti non è trasferibile secondo il “legittimo
sospetto”, dichiarando che la magistratura di Milano
non è da considerarsi inattendibile o politicizzata o
condizionata dal movimento dei girotondi e che quindi
non vi sono gli estremi per una revisione del processo.

La sentenza, attesa per domani, potrebbe slittare in
quanto i legali di Previti chiederanno di verificare la
competenza territoriale della procura di Perugia rispetto
a quella di Milano, attuale foro competente, per ottenere
un traferimento del procedimento.

-Economia. Riforma Fiscale.

Approvata la riforma fiscale che abolirà l’IRPEF e la
ridurrà a solo due aliquote in base a due fasce di
reddito. Altre variazioni sono state apportate alle
imposte di bollo.

-Cronaca. Ordine di custodia per il presidente del
Cosenza.

Emesso, al termine di una vasta operazione dei CC,
l’ordine di custodia per il presidente della squadra di
calcio del Cosenza Pagliuso, e numerosi esponenti
della ‘ndrangheta, per falso in bilancio e truffa nei
confronti della FIGC, estorsione e associazione
mafiosa. Sono state sequestrate oltre alle quote nelle
società calcistiche del Cosenza e della Spal (squadre
di cui Pagliuso è socio di maggioranza) anche beni per
il valore di 10 milioni di Euro.

Marco Molella.