SAMB: Carfagna 6.5, Agus 6, Corradi 6, Di Serafino 6, Taccucci 7, Cottini 6.5, Zacchei 6.5 (dal 64° Teodorani 6), Camillucci 6, Turchi 5.5, Filippi 6 (dal 62° Pirone 6), Pezzoli 6 (dal 46° Soncin 6).
A disposizione Marinelli, Coccia, Rocchi, Argira.
All. Matricciani.

AREZZO: Benussi, Cangi, Moreo, Cardona, Livon, Castorina, Vendrame, Bricca, Pazzi (92° Foianesi), Marzullo (46° Testini), Sorbini (76° Bigoni).
A disposizione: Bindi, Francesconi, Andreini, Cerini.
All. Beruatto.

Angoli: 5-2 per la Samb.
Ammoniti: Bricca, Taccucci, Moreo, Di Serafino, Cangi.

Spettatori: 394 per un incasso di euro 2.650.

Commento: la Samb esce dai quarti di finale ma non si fascia la testa per questo. «Ci tenevamo e l’eliminazione brucia, ma a mente fredda possiamo anche dire che la Coppa Italia poteva provocare dei problemi», ha dichiarato mister Matricciani.
Scuro in volto invece Beruatto, a causa degli insulti non certo civili che gli ultras della curva gli hanno rivolto per gran parte del primo tempo. «Io sono legato a questa piazza, se non mi interessasse non sarei così rammaricato di quello che è successo – ha detto al termine dell’incontro – Questo è il calcio, forse l’anno scorso una mia affermazione non è stata capita: personalmente fa male, posso soltanto dire che la domenica, dopo la mia squadra, chiedo per prima cosa il risultato della Sambenedettese. Concludo dicendo: “Forza Samb”». Sicuramente lo stile non manca a Beruatto, che, crediamo, non meritava tanti insulti.

La partita, giocata su un campo pesante, ha detto poco. Primo tempo con un solo acuto di Turchi, ripresa più vivace ma senza gol: una rete annullata a Taccucci per un giusto fuorigioco, una traversa di Turchi su colpo di testa, qualche mischia in area dell’Arezzo che si è reso pericoloso nei minuti finali soprattutto con Pazzi, che si è trovato solo davanti a Carfagna, il quale in uscita è riuscito a sventare la minaccia.

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