Filippo Zacchei ha cominciato a giocare a soli quattro anni e oggi, dopo un lungo percorso calcistico, sta cercando di emergere nella Samb, facendosi notare in quei 15 minuti che non sempre il mister gli concede.

A soli ventidue anni hai già giocato in molte squadre. Quali per la precisione?

Dopo le giovanili ho esordito nel Faiano nell’85, la squadra del mio paese, con la quale sono rimasto fino al ’92. L’anno 92/93 l’ho passato nell’Arezzo, dal ‘94 al 2000 sono stato nel Perugia, l’anno successivo a Prato, nel 2001/2002 nell’Empoli e quest’anno eccomi nella Samb.

Come ti trovi con l’allenatore e i compagni di squadra?

C’è un ottimo rapporto con tutti, soprattutto col perugino Taccucci, nonché mio compagno di stanza.

Hai avuto allenatori importanti nel passato, noti differenze con Colantuono?

Ognuno mi ha dato qualcosa. Esposito è stato il primo allenatore dopo le giovanili e mi ha dato tanto sia dal punto di vista caratteriale che tattico: credo che avrà modo di fare carriera anche in categorie maggiori. Poi c’è stato Baldini che mi ha saputo trasmettere la voglia e la tenacia di non arrendersi mai, e con lui ho trovato il giusto equilibrio nel mio ruolo.. Con Colantuono per ora mi ci trovo bene e spero di dimostrargli sempre di più le mie capacità “artistiche�?. Il pregio di Colantuono è che sa trasmettere ai giocatori quella grinta che lui ha dentro, e inoltre la squadra attacca sempre con quattro-cinque giocatori contemporaneamente, diversamente da molti avversari che vengono in avanti soltanto con due o tre attaccanti.

Sei soddisfatto di come stai giocando?

Moltissimo, anche se mi piacerebbe avere più spazio durante la partita, potrei così ottenere risultati più soddisfacenti.

Hai sempre giocato come tornante destro?

Sono stato sempre esterno destro, anche se a Prato e nelle giovanili ho fatto un po’ di tutto: da esterno sinistro a trequartista a seconda punta.

La tua famiglia ti segue?

A volte, i miei genitori e mia sorella sono rimasti a Faiano della Chiana, dove sono nato, mentre la mia fidanzata Alessandra mi segue ovunque, quest’anno si è perfino trasferita a San Benedetto con me.

E’ da molto che siete fidanzati?

Circa due anni e tre mesi.

Hai progetti per il futuro?

Vorrei avere una famiglia felice e possibilmente godere di buona salute.

E per il calcio cosa speri?

Vorrei solo arrivare al massimo delle mie potenzialità calcistiche più velocemente possibile.

Come definiresti il tuo carattere?

Sono un tipo molto premuroso, sociale, leale e… molto orgoglioso! In campo è un pregio, ma non nella vita.

Hai degli hobbies?

Mi piace il teatro, il cinema e l’enigmistica! Il mio film preferito è sicuramente Braveheart.

Leggi spesso?

Non amo molto la lettura ma leggo. Un libro che mi interessa e che a breve comprerò è l’autobiografia di Paolo di Canio.

Perché proprio Paolo di Canio?

E’ un modello per me, in quanto ha avuto il mio stesso ruolo. Il mio preferito in assoluto è però Zidane, anche se i nostri ruoli hanno poco in comune.

Ami mangiare?

Molto, la pizza in particolare…a patto che sia preparata dalla mia ragazza!

Barbara Poli