“Debbo ancora una volta con vivo disappunto constatare la “violazione�?, nelle regole e nel merito, dell’Intesa sulle infrastrutture sottoscritta il 24 ottobre 2002�?. Inizia così la lettera che il presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, ha scritto al Presidente Berlusconi, al ministro Lunardi e a quello dell’Ambiente, Matteoli (la missiva è stata inviata per conoscenza anche al ministro La Loggia e al vice ministro dell’economia Baldassarri) per protestare contro gli sviluppi della delibera Cipe del 31 ottobre 2002 relativamente al quadrilatero Marche-Umbria.
D’Ambrosio ha richiamato le sue note del 28 ottobre, del 6 novembre e del 2 dicembre 2002, tutte rimaste senza risposta, nelle quali ribadisce con chiarezza l’incoerenza tra quello sottoscritto nell’Intesa pochi giorni prima e il dispositivo della delibera Cipe del 31 ottobre 2002.
“L’intesa, infatti, – continua D’Ambrosio – prevede procedure concordate nella elencazione delle opere da finanziarie prioritariamente, nella definizione delle competenze e delle modalità di attuazione. Con la delibera Cipe citata si dà mandato, invece, al Ministero delle Infrastrutture di svolgere – attraverso l’Anas – gli atti tecnici ed amministrativi sulla viabilità di competenza regionale, s’introducono opere non previste dall’Intesa mantenendo invariate le risorse, si dà per scontato l’affidamento della realizzazione delle opere a un soggetto attuatore unico per l’intero quadrilatero, in contrasto con l’Intesa, che riserva tale ricorso al solo tratto di Muccia-Colfiorito della SS 77.�?
“Nel contrasto evidente – pone in evidenza il Presidente della Giunta – tra Intesa e delibera Cipe è urgente, in applicazione sia della specifica normativa (Legge Obiettivo e norme collegate), sia della previsione costituzionale del riformato Titolo V, ritornare a comportamenti istituzionali adeguati, e ciò per dare applicazione al principio della leale collaborazione e poter efficacemente realizzare le opere programmate.�?
“Le chiedo pertanto – conclude D’Ambrosio – la rapida convocazione di un Tavolo istituzionale per la verifica dell’efficacia dell’Intesa e per attuare il monitoraggio sistematico della sua attuazione, così come previsto dalla stessa.�?