Al termine di quattordici incontri particolarmente combattuti e dopo un’agguerritissima finale, la formazione di “Ponte Nativo�? ha avuto la meglio su quella denominata “Sotto Strada�?.
Alla manifestazione hanno partecipato 76 calciatori che hanno giocato gli incontri con molta correttezza ed all’insegna del puro e sano divertimento.
Le altre formazioni che hanno partecipato all’iniziativa sono state: “Marsia Vecchia�?, “�?La Chiesa�?, “Casacagnano�?, “Rocca�? e “La Strada�?.
Al termine della finale, che si è giocata di fronte ad un folto pubblico, oltre alle finaliste della manifestazione, sono stati premiati anche i migliori giocatori del torneo ossia Simoni (“Sotto Strada�?) e Lolli (“Ponte Nativo�?).
La manifestazione, oltre all’aspetto sportivo, si è occupata anche di quello cosiddetto sociale.
Gli incontri, infatti, sono stati giocati con palloni “equi�? costruiti nella regione del Sialkot, in Pakistan, senza il lavoro dei bambini, assicurando un salario giusto agli adulti che, così, hanno la possibilità di assicurare servizi scolastici e assistenza medica ai minori.
Il torneo di calcio a cinque rientra nel progetto “Dai un calcio all’ingiustizia�? finanziato all’Unione Sportiva Acli Marche dall’assessorato ai servizi sociali della Regione Marche con i fondi della Legge Regionale 46/95.
Si tratta di una iniziativa che vuole sensibilizzare i giovani a dire no al lavoro minorile, un problema presente purtroppo anche in Italia.
Ed il progetto “Dai un calcio all’ingiustizia�?, promosso a livello nazionale dall’Associazione Transfair di Padova, ha avuto dei risultati finora sicuramente incoraggianti ossia circa 300.000 palloni acquistati in tre anni, almeno 1.000 cucitori coinvolti, migliori ambienti di lavoro, stipendi superiori del 60% alla media, salvaguardia degli usi e delle tradizioni locali ed anche forme agevolate di microcredito per le famiglie dei cucitori.