OFFIDA (14 genn. 03) – Si riapre il sipario del Teatro Il Serpente Aureo con un omaggio ad uno dei momenti più interessanti della letteratura e della cultura della seconda metà del secolo scorso. MASSIMO WERTMULLER sarà, giovedì 16 gennaio, la guida di questo viaggio sulla strada che fu di Kerouak Ginsberg, Ferlinghetti, Corso, Burroughs. Un viaggio intitolato, appunto, BEATing-Viaggiando on the road con i vagabondi del Dharma/Ascoltando le grida/del jukebox all’idrogeno, a suggerire altrettante opere che, come pietre miliari, scandiscono il percorso nell’America e nell’anima dei poeti e degli intellettuali di quella generazione. L’idea è di Wertmuller –impegnato in questi giorni oltre che in teatro anche sul set del serial tv «La squadra»- e dell’attrice Maria Teresa Pintus e si avvale della consulenza musicale e delle composizioni originali di Pino Cangialosi.
Nello spettacolo i brani dei narratori e dei poeti della “beat generation” sono presentati in un montaggio che mantiene, per filo conduttore, il tema principe della letteratura americana, quello del viaggio. E il viaggio viene raccontato in tutte le forme care ai “beat”: da quello senza meta lungo le strade d’America, lo stesso narrato in «Sulla Strada» di Kerouak o nelle cavalcate in moto di Jack Nicholson e Peter Fonda nel film «Easy Rider», quello della mente nelle esperienze psichedeliche del «Jukebox all’idrogeno» di Allen Ginsberg o in quelle che Milos Forman e Jack Nietsche raccontarono in «Qualcuno volò suil nido del cuculo» così come nel bebop jazz e nei brani di Grateful Dead, Jefferson Starship, viaggio interiore lungo percorsi mistici alla ricerca di un senso spirituale come quello raccontato ne «I Vagabondi del Dharma». Percorsi di immagini, parole, suoni e visioni che nell’America degli anni Cinquanta e Sessanta hanno rivoluzionato le forme, i contenuti, la performance, denunciando il disagio di una civiltà del benessere già allora decadente e che oggi sembrano avere un senso quasi “profetico”. Un altro aspetto che rende particolarmente interessante questo spettacolo è anche il tentativo di recuperare la forma del ‘reading su musica’, dove la parola si fa ritmo e improvvisa assieme agli strumenti in una sorta di session (così come i “beat” proponevano i loro testi) e dove la musica si fa di volta in volta contrappunto, citazione, atmosfera, spaziando dal jazz alle suggestioni orientali e africane che tanto influenzarono gli autori.
Informazioni per lo spettacolo si possono avere chiamando direttamente il Comune di Offida al numero 0736.88871. I biglietti sono in vendita direttamente al botteghino del teatro a euro 11,00 il posto di platea e palco centrale, a euro 9,00 quello di palco centrale di III ordine e di palco laterale, a euro 4,00 quello di loggione. —
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