Indovinate, chi è il salvatore in patria? L’uomo che è riuscito in una doppia impresa a stravolgere le previsioni degli esperti calcistici? Avete capito di chi stiamo parlando, diFranco Mascitti. Era stato chiamato un anno fa per salvare l’Acquaviva, lui che aveva lottato sempre per i massimi vertici. Una sfida vinta ampiamente contro ogni pronostico. Gli addetti ai lavori avevano previsto per gli acquavivani i play-out, invece la grande forza di carattere di tutti ha permesso di salvarsi con una giornata di anticipo scansando quegli scomodi spareggi.
Il sempre verde ottimismo che avvolge mister Mascitti è una condizione necessaria per ripartire alla grande e tornare in quelle posizioni sfiorate ad inizio stagione. La sosta natalizia ha permesso il recupero di pedine importanti portando gia in cassaforte un punto fondamentale conquistato contro una delle squadre più blasonate del girone, il Matelica. La serietà del mister in primis e la voglia dei ragazzi poi non possono che virare nella stessa direzione, la salvezza è un treno da prendere al volo. L’Acquaviva c’è quasi, il salto è ormai vicino.
Mister, tre aggettivi che la descrivano come persona.
Direi la serietà, la meticolosità e la caparbietà.
Ad inizio stagione mi aveva detto che la squadra era stata costruita per fare un campionato tranquillo, invece?
Invece ci siamo ritrovati sotto. Peccato, perché eravamo partiti bene. Ci siamo persi per strada causa molti infortuni e ogni volta si giocava sempre con una formazione rimaneggiata. Mi auguro di tornare presto nelle posizioni di alta classifica, proprio come ci era capitato dopo quattro-cinque giornate dall’inizio della stagione.
Stando alle statistiche, l’Acquaviva è la squadra che ha segnato meno, dieci gol appena. La causa?
Non esistono cause vere e proprie. Abbiamo perso Francucci per diversi mesi, a novembre Brandimarte è andato al Porto d’Ascoli, quindi l’attacco è il reparto che ha avuto più difficoltà.
A questo punto una domanda nasce spontanea: mercato aperto o chiuso?
Abbiamo attinto al mercato, preso il difensore De Crescenzo che ci dà solidità in difesa oltre ad essere un giocatore con tanta esperienza. Poi dal Centobuchi è arrivato Mozzoni, un centrocampista di interdizione quello che ci serviva. Da non dimenticare Francucci, quasi recuperato e i giovani Meo, Palestini e Neroni di cui sono sicuro i loro exploit a primavera.
Un bilancio dell’anno appena trascorso e le tue speranze per il 2003.
Sicuramente ci fa piacere la salvezza raggiunta a tempi di record, con una giornata di anticipo senza i play-out. Il futuro? Speriamo di tirarci fuori da questa situazione di bassa classifica per evitare i rischi di altri spareggi.
La prossima gara con l’Elpidiense, potrebbe essere considerata una sorta di sfida salvezza. Come l’affronterete?
Andiamo consci di far bene. Non sarà una gara determinante, ma importante perché veniamo da un periodo buono soprattutto dopo il pareggio contro il Matelica, una delle favorite.
Ottimista o pessimista?
Sempre ottimista.
Un sogno nel cassetto?
Rimanere sempre nel mondo del calcio. Da calciatore ad allenatore ho sempre vissuto sui campi verdi e vorrei continuare a farlo, perché la passione è sempre forte.
Ilenia Virgili