L’Amministrazione chiama, Gaspari risponde. Dopo il positivo resoconto sull’attività di governo stilato dalla Giunta Martinelli nel corso della conferenza stampa di fine anno, non si è fatta attendere la polemica replica del capogruppo dei democratici di sinistra. L’esponente della minoranza ne ha un po’ per tutti, ma, in particolare, punta il dito contro l’assessore Sestri: “Resistere, resistere, resistere…Sembrerebbe essere questo il motto dell’Assessore all’urbanistica di San Benedetto. Resistere contro tutto e tutti, in ragione di che cosa non si sa. Ma l’importante è restare “attaccato alla poltrona”.

L’accusa rivolta da Gaspari al responsabile del settore urbanistica è ampia e circostanziata: “E’ giusto ricordare che la lista elettorale di provenienza dell’Assessore è tra quelle che hanno perso. Non bisogna poi dimenticare che nel penultimo Consiglio Comunale del 2002, durante la votazione di un innocuo punto che riguardava l’urbanistica, l’Assessore ha visto uscire dall’aula consiliare quattro consiglieri di FI ed uno di AN. Dopo poco tempo sempre gli stessi partiti hanno chiesto, attraverso i propri capigruppo, che l’Assessore e “l’ufficio” venissero affiancati, secondo il noto manuale Cencelli, il primo da un tavolo politico, il secondo da un ufficio composto da tecnici di partito”.

“Il nostro assessore come reagisce di fronte a tutto ciò?” aggiunge Gaspari. “Lo troviamo sempre lì, pronto a seguire il nuovo motto: resistere, resistere, resistere… Fa qualche commento, annuncia dimissioni, dichiara di essere altra cosa rispetto ai suoi colleghi di maggioranza; ma niente, rimane lì. L’attack a confronto sembrerebbe acqua e farina…Ovviamente tutto questo balletto che riguarda il nuovo Piano Regolatore della Città viene effettuato senza tener minimamente conto del Consiglio Comunale, che notoriamente per il centro destra rappresenta un’inutile perdita di tempo”.

Nel mirino di Gaspari c’è il nuovo Prg : “Il Piano delle Idee, privo di qualunque idea, ha scontentato tutti: non solo la Città, le forze economiche, produttive, imprenditoriali, l’opposizione ma anche la stessa maggioranza. E come poteva essere altrimenti?! Basti pensare che pur ipotizzando una quindicina di accordi di programma, l’unica preoccupazione che sembra aver animato i nostri amministratori è quanti metri cubi far realizzare agli imprenditori, senza però chiedere nulla in cambio per la Città.

“Ma nulla ormai ci dovrebbe meravigliare”, spiega l’esponente dei DS. “Tutti ricordiamo i famosi PRUSST, bocciati in toto da questa maggioranza; ebbene uno di essi riguardava l’ex mercato ortofrutticolo di Via Toti e avrebbe consentito: la realizzazione di 25.000 metri cubi a fronte di 4150 mq in servizi e parcheggi, con in più 1 miliardo delle vecchie lire per l’interramento dell’elettrodotto (ma sembra che ora l’inquinamento elettromagnetico non esista più…). Orbene, adesso verrà realizzato, sempre in Via Toti, un complesso di circa 50.000 metri cubi a fronte di NESSUN vantaggio pubblico. Cosa dire…si rimane senza parole, perché loro sono senza vergogna.

Il capogruppo DS sposta il mirino contro il sindaco Martinelli: “Il problema non è solo del singolo Assessore che approfitta di questo momento di gloria, occasione irripetibile per tutta la maggioranza; il problema vero è del Sindaco che crede ancora di essere il primario di un reparto di una clinica privata. Non riesce a capire, e forse mai ci riuscirà, che il suo ruolo non è solo di rappresentanza, di presenzialismo a cene, inaugurazioni ecc..”

Il resoconto dell’attività di governo tracciato da Gaspari non lascia spazio a note di merito: “Noi, consapevoli dei limiti politico-amministrativi del Sindaco, non gli chiediamo di spiegarci quale sia la Città ideale che lui ha in mente, ma vorremmo che almeno ci dicesse se ha un’idea di Città. Dopo 18 mesi, ci sembra proprio di no…Forse non se ne rende neanche conto, confuso come sembra essere. Ancora non sappiamo quanta consapevolezza abbiano il Sindaco e la sua maggioranza, ma loro hanno vinto le elezioni promettendo “virtuosismi” ed una perfetta organizzazione, in cima alla quale, come su di una Ziggurat, porre il Sindaco. La litigiosità, che ha contraddistinto fin dall’inizio del suo mandato questa amministrazione, non fa altro che generare tanta incomprensione e confusione a danno, soprattutto, della Città”.