Aspettando il Sora, molti tifosi pensano già al derby dell’Adriatico contro il Pescara, il 20 di gennaio. Oppure alle altre importantissime sfide contro Teramo, Crotone e Martina, pretendenti al primo posto, valido per l’accesso diretto in Serie B.

Sbagliato però sottovalutare appuntamenti come quello contro il Sora del coriaceo mister Di Pucchio, ex giocatore della Samb negli anni ’60 e bandiera dei ciociari. Il Sora, che all’andata sconfisse per 1-0 i rossoblù all’esordio del campionato, nonostante una situazione societaria compromessa (i giocatori non sono pagati da diversi mesi e domenica scorsa il bomber Capparella ha dichiarato di non voler giocare più con la maglia del Sora), non sarà sicuramente un avversario facile da battere: si veda l’ultima di campionato, quando ha rischiato di battere nientemeno che l’imbattuto Teramo, quest’ultimo capace di recuperare due reti di svantaggio.

La Samb inoltre dovrà rinunciare a Fanesi in attacco, causa squalifica: il suo sostituto naturale è Sergi, ma i tecnici potrebbero inserire Turchi, autore di un buon spezzone di gara contro il Taranto: per l’argentino potrebbe trattarsi della prova del riscatto, capace di allontanare le voci che lo indicano come partente. L’attaccante Cavalli del Messina, inseguito dalla Samb, è stato invece acquistato dal Teramo.

Un ultimo appunto sulla gara di Taranto: spesso partite del genere si concludono con una sconfitta, nonostante la Samb sia andata vicina al gol con sette-otto occasioni limpide. C’è chi recrimina perché, in doppia superiorità numerica, i rossoblù avrebbero dovuto segnare prima e poi chiudere l’incontro a proprio favore; ma per una volta, pareggiare all’ultimo minuto, in trasferta, darà ai giocatori una carica psicologica simile a quella ottenuta con una vittoria. Qualche problema, forse per la prima volta, la Samb lo ha fatto ravvisare nella linea difensiva: nei primi trenta minuti i contropiedi di Passiatore e Pompei hanno fatto scricchiolare la coppia centrale. Per due volte Pedotti si è trovato solo contro il diretto avversario, e in una delle due occasioni ha provocato il rigore su Passiatore.

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