Il 7 di aprile, con duemila tifosi rossoblù al seguito, la Samb si presenta a Rimini, sul campo di una squadra che ambisce ancora alla prima posizione. In settimana Luciano Gaucci era tornato a San Benedetto, dove aveva spronato la squadra. In una cena al ristorante Il Gambero, aveva chiesto ad un rappresentante della squadra di farsi carico dell’obbligo di vincere a Rimini. Sergi s’era proposto quale responsabile di tanto gravame: «Sergi», gli diceva Gaucci indicandolo, «mi raccomando». I giocatori intonavano i cori della Curva Nord, i veterani Criniti e Pilleddu erano i più scatenati: un bell’ambiente, incredibilmente diverso da quello di un solo mese prima.

A Rimini portai in trasferta con me mio fratello Francesco e mio padre. Quest’ultimo era alla prima trasferta della sua vita: era stato lui, da piccolo, a farmi ammalare di Samb. Quando non era imbarcato, non perdeva mai una partita della Samb al Ballarin, pioggia o neve che fosse. Ma le trasferte non gli piacevano. Quel giorno venne, e da allora lo considero un portafortuna per le trasferte speciali.

La partita di Rimini è una di quelle gare che non si dimenticano, quindi diamo merito a chi, quel giorno, indossò la maglia rossoblù: Visi, Borsa, Pirone, Di Serafino, Pellegrini, Taccucci, Teodorani, Delvecchio, Soncin, Sergi, e i subentrati Quondamatteo, Criniti e Pilleddu.

La Samb comincia bene ma il Rimini va in vantaggio con Di Nicola al 16°. Era la prima volta, durante la gestione Colantuono, che la squadra passava in svantaggio, ma trascinati dal sambodromo in trasferta, la squadra diede, nei dieci minuti successivi, una prova di grande carattere. Tiri in continuazioni, con Delvecchio che si era caricato il centrocampo sulle spalle, Teodorani formato super-Teo che bruciava l’erba sulla fascia destra e un Soncin tarantolato in attacco: 27° cross di Teodorani, testa di Soncin, e 1-1; 29° punizione di De Amicis, gol di Taccucci che segna per la prima volta tra i professionisti e corre subito verso la Tribuna. Cerca la sua ragazza per salutarla ma l’emozione lo frega e indica un’altra persona.

La partita sembra in pugno ma il Rimini non è squadra da poco: gli ultimi dieci minuti del primo tempo sono da incubo: al 38° Antonioli su punizione pareggia, complice una carambola su Visi; passano trenta secondi e il Rimini segna di nuovo con Di Nicola, appostato sulla linea di porta, ma l’arbitro annulla per un giusto fuorigioco: se l’attaccante romagnolo non fosse stato egoista, la palla sarebbe entrata regolarmente. Dopo un minuto, altro gol di Di Nicola su spunto di Miccoli: altro gol annullato per questione di millimetri! Ma non è finita: al 44° Rachini segna il 3-2!

Comincia la ripresa e dopo diciannove secondi Delvecchio prova un tiro non irresistibile dal limite, il portiere del Rimini è piazzato male ed è pareggio: 3-3! Nella ripresa la difesa della Samb è impeccabile e i rossoblù hanno diverse occasioni da gol, fin quando, al 32°, Pilleddu serve Soncin che da gran bomber segna con un tiro sporco: 3-4! Ma le emozioni non sono finite: al 35° Rachini segna aiutandosi con la mano, l’arbitro sembra convalidare, poi su segnalazione del guardalinee annulla il gol. Finisce 3-4, sette gol e tre reti annullate ai padroni di casa! «Samb-Italia 4, Rimini-Germania 3», titola L’Espresso Rossoblù. Lungo l’intasatissima strada che conduce all’A14, sventolano migliaia di sciarpe e bandiere rossoblù.

Il 14 di aprile la Samb riceve il Trento in casa: dopo l’abbondanza di Rimini stavolta vince grazie ad un gol in apertura di Bonura. L’1-0 però è importantissimo: i rossoblù staccano Gubbio e Imolese e sono soli al quindi posto: la Samb a 52, gli inseguitori a 49.

Il 21 di aprile la Samb va a Gubbio, in una gara decisiva per l’accesso ai play-off: per la prima volta nella gestione Colantuono, i rossoblù potrebbero sono inseguiti e non inseguitori. Con i soliti 2.000 tifosi rivieraschi al seguito, le due compagini si affrontano a viso aperto, ma nella ripresa il Gubbio schianta fisicamente e su una percussione di De Amicis (fino a quel giorno non integrato negli schemi di gioco, ma da lì in poi decisivo), arriva il gol di Sergi. Pilleddu poi colpirà un palo mentre Criniti, entrato a dieci minuti dalla fine, dimostrerà a tutti di essere tornato il giocatore che tutti si aspettavano.

Il 28 di aprile la Samb guadagna l’accesso matematico ai play-off battendo 2-0 il Montichiari, con gol di Sergi al 58° (quarta rete in otto partite) e di Taccucci al 73°. Ma la notizia del giorno è l’infortunio di Soncin durante il riscaldamento, e la classe con cui Criniti, entrato in campo nella ripresa, prende in mano la squadra e colleziona i due assist vincenti.

I tifosi pensano ai play-off, l’ultima di campionato servirà per decidere gli accoppiamenti…

…continua…