COLANTUONO-MATRICCIANI 8: di fronte ad un L’Aquila allo sbando mentale la Samb ha evidenziato tutte le “tacche” di differenza tra le due compagini, sotto ogni punto di vista: tatticamente (la squadra allenata da Marcuzzi si è schierata inizialmente con un tridente “suicida”), tecnicamente e atleticamente. I numeri e la solidità di questa Samb parlano chiaro (non subisce gol su azione da 904 minuti ed ha perso solo una volta nelle ultime quattordici partite).
La crisi dell’Avellino (tre sconfitte nelle ultime quattro partite, seguite al fortunoso pari di San Benedetto) e del Pescara (sette punti nelle ultime sei gare e soprattutto una tifoseria pronta alla contestazione) hanno consentito ai rossoblù di agganciare il gruppo di testa quando, appena un mese fa, si trovavano a dieci punti dalla prima con il rischio di demotivarsi dopo l’incredibile pareggio dell’Avellino. La solidità della difesa, la conferma della coppia di centrocampisti Delvecchio-Napolioni, la rinnovata forza dei due esterni Teodorani e Corradi uniti al gran lavoro delle punte e alla forte panchina (forse solo il Pescara può vantare altrettanto) stanno garantendo alla Samb una marcia regolare che è sempre alla base dei grandi risultati. Ora la truppa di Colantuono dovrà essere caparbia ed eliminare l’unico ostacolo che si frappone tra la Samb e la netta supremazia del girone, ovvero le partite casalinghe. Ci vorrebbe un gol di Soncin, ieri amareggiato per l’errore dal dischetto ma non eccessivamente abbattuto (almeno crediamo conoscendo il carattere del bomberino di Vigevano). Dopo Paternò comincerà il girone di ritorno con una serie di incontri spettacolari e decisivi, che i numerosissimi tifosi della Samb non perderanno di certo.