Bufera Agnello. Come un incubo da cui non ci si riesce a liberare, l’ombra di Francesco Agnello perseguita l’ambiente rossoblù. Stamattina Agnello, accompagnato dai suoi legali, ha avuto un lungo colloquio con il Comandante della Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto, il sig. De Chiara.
«Non posso dire nulla», spiega però De Chiara, «perché ci sono indagini in corso e devo mantenere il segreto istruttorio». Ma chi è coinvolto nelle indagini? «Non posso parlare, non posso dire niente a tal riguardo», continua De Chiara.
L’incontro comunque è durato «molto più di due ore».
Probabilmente la vicenda di cui si parla riguarda le recriminazione di Francesco Agnello nei confronti di Luciano Gaucci. Il 22 novembre scorso “L’Espresso” pubblicò un articolo dal titolo «Un Agnello contro Gaucci»(uno stralcio del quale è presente nella nostra rubrica «Agnello chi?») dove il giornalista Primo De Nicola riportò che la Samb gestiva contratti in nero per un totale di 2 miliardi e 998 milioni di lire, e che lo stesso Agnello recriminava la restituzione di cinque assegni da parte di Gaucci. Ovvio che su tali pesanti dichiarazioni debbano svolgersi i dovuti accertamenti della Guardia di Finanza e degli organi di giustizia, che devono appurare la verità.
Crediamo (e speriamo) che Agnello non abbia alcuna reale possibilità di impossessarsi della Sambenedettese; probabilmente i suoi sono tentativi di vedersi restituito “l’onore” perduto in questa vicenda. Ci sono molte squadre di calcio di Prima Categoria che cercano un presidente. La Sambenedettese non merita il fango che le è stato gettato addosso sui media nazionali negli ultimi mesi.
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