Dibattito-fiume ieri sera in Consiglio comunale. Il confronto tra maggioranza e opposizione è durato ben sette ore, protraendosi fino alle 4 del mattino. La discussione politica si è animata, in particolare, su tre punti ‘caldi’, in primis la nuova area verde di via Mentana: sul progetto si sono confrontate sostanzialmente due posizioni. Da una parte le minoranze (a cui si è aggiunto il capogruppo PRI Felicetti) contrarie ad una soluzione a loro dire “improvvisata”, avulsa dal progetto di riqualificazione complessiva del quartiere, foriera di gravi disagi per la circolazione per la chiusura al traffico di un’importante arteria di collegamento tra il nord della città e il centro cittadino, di scarso beneficio per i cittadini della zona, dannosa per la perdita di numerosi posti auto. Dall’altra la maggioranza, con il Sindaco in testa, certa di rispondere in questo modo ad un’esigenza espressa dal quartiere e sicura che la chiusura al traffico del tratto di via Mentana avrà minime ripercussioni sul traffico e sulla sosta poiché i parcheggi soppressi saranno recuperati nelle vicinanze.

L’assessore Latini ha anche ricordato che il progetto dell’area verde è risultato primo in una graduatoria di elaborati ammessi a cofinanziamento da parte della Provincia per iniziative a favore dei parchi urbani e che quindi il costo di 130.000 euro non graverà interamente sulle casse comunali. Per quanto riguarda le altre esigenze del quartiere, l’assessore Poli ha annunciato per il 2003 una serie di massicci interventi in tutta l’area con il rifacimento di tratti di fognature, marciapiedi e asfalti.

Il punto era inserito in una variazione del piano pluriennale delle opere pubbliche che prevedeva la riconversione a mensa scolastica dell’ex sede della biblioteca posta nel seminterrato nella scuola “Bice Piacentini” (la somma necessaria di 157.000 euro è stata ricavata rinviando all’anno venturo il rifacimento degli infissi della scuola stessa) e un intervento urgente di adeguamento del depuratore comunale. Prima del voto finale il Consiglio aveva respinto un emendamento dei gruppi d’opposizione tendente a stralciare dalla delibera il tema dell’area verde.

Sul mattatoio comprensoriale da ubicare a Ripatransone, il capogruppo DS Gaspari ha ricordato che in questo modo si dirotta altrove un finanziamento a fondo perduto di 734 milioni di lire ottenuto con i Patti territoriali per ubicare il mattatoio al centro Agroalimentare, mentre il capogruppo del PRC Capriotti ha lamentato che non esiste un progetto alternativo di riqualificazione dell’area del mattatoio chiuso di via Manara, così come aveva ipotizzato di fare la precedente amministrazione.

L’assessore Lorenzetti ha ricordato che il mattatoio non è più compatibile con l’attività prevalente che si svolge all’Agroalimentare. Comunque, ha spiegato l’assessore Latini, non v’è certezza di avere quella somma: se i soldi non arriveranno, la titolarità del mattatoio tornerà a S. Benedetto. Circa l’impiego del vecchio mattatoio di via Manara, il capogruppo di AN Galiè ha annunciato che sarà alienato per finanziare parzialmente la nuova scuola media “Curzi”. Il punto è passato con il “no” della minoranza.

I gruppi di opposizione e il capogruppo PRI Felicetti sono invece usciti dall’aula al momento del voto sul punto riguardante la nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Per le opposizioni, infatti, la materia non è di competenza del Consiglio comunale e l’opera, di grande impatto, confligge con gli indirizzi del nuovo Piano regolatore che prevede nell’area la cittadella dello sport. Inoltre per Gaspari l’ubicazione proposta è diventata l’unica possibile perché le aree disponibili della zona “Z” (quella destinata a caserme) sono state tutte impegnate anche con concessioni per opere mai richieste, come quella per la mensa unica poi revocata.

Per Felicetti non si vede la necessità di una nuova caserma, visto che quella esistente è funzionale, ed ha paventato una “militarizzazione” dell’area Brancadoro dove sorgono anche le caserme dei Carabinieri e della Polizia Stradale. Felicetti ha ricordato il caso della Capitaneria di Porto. Anche allora sembrava che la caserma dovesse sorgere nell’area dell’ex galoppatoio, proprio dinanzi al porticciolo turistico. Gli incontri a Roma al Ministero scongiurarono questa sciagura. Calvaresi ha segnalato la lettera di assenso scritta dal Sindaco in risposta alla richiesta dei Vigili del Fuoco di ubicare in quell’area la caserma e ha parlato di incompetenza. Per Calvaresi, poiché vi sono diverse incongruenze nel procedimento scelto, è facile prevedere un’azione legale da parte della proprietà dell’area, la quale ha già presentato le sue rimostranze.

Da parte della maggioranza, il capogruppo FI Marinangeli ha ricordato che, sulla base dei dati degli interventi effettuati dai Vigili del Fuoco nei vari Comuni del comprensorio, la caserma deve necessariamente restare a S. Benedetto e l’edificio potrà convivere senza problemi con le altre destinazioni previste per l’area dal futuro PRG. L’assessore all’urbanistica Sestri ha ribadito che sono stati i Vigili del Fuoco a scegliere il sito più idoneo tra quelli proposti dall’Amministrazione e che, da quella individuata nel 1996, la nuova area dista appena 200 metri. Per Sestri non ci sono interferenze tra l’area per la caserma e quella per la futura cittadella dello sport e ha ricordato che, con questa soluzione, si potranno recuperare circa 3700 mq di area ed est della caserma della Polizia stradale, anch’essa destinata a caserme.

Il sindaco Martinelli ha tenuto a precisare di non aver deciso alcunché ma di aver assentito ad una richiesta dei Vigili di avviare il procedimento con la redazione di un progetto preliminare. La nuova formulazione della delibera, ha ricordato Martinelli, contiene prescrizioni molto vincolanti di cui si dovrà tenere conto in sede di conferenza dei servizi. Il Sindaco ha anche rivelato che l’Amministrazione comunale aveva rifiutato una precedente proposta dei Vigili del Fuoco di ubicare la caserma nell’area dello stadio Ballarin.

In precedenza il Consiglio, dopo aver discusso di tariffe e criteri di accesso delle società sportive in piscina con l’interrogazione di Felicetti e l’interpellanza di Rosini, aveva approvato (con il “no” della minoranza che ha lamentato la mancanza di soluzione dei problemi degli scarichi del Centro Agroalimentare e del Mercato Ittico) il nuovo regolamento per la disciplina degli scarichi fognari. Per l’assessore Latini con questa norma si combatte l’evasione nell’utilizzo dell’acqua e si introduce il principio del “chi più inquina, più paga”. La minoranza si è astenuta invece sul regolamento che disciplina il centro di trasferenza dei rifiuti da pochi mesi operante nell’area del depuratore comunale.