“Tutti un passo indietro”: è l’imperativo categorico con cui Giovanni Chiarini, capogruppo consiliare dell’Udc, invita i colleghi di maggioranza a recuperare lo spirito di coalizione, a pochi giorni dalla ‘bufera’ del Consiglio comunale che ha provocato una clamorosa reazione del Sindaco Martinelli. “L’Udc- spiega Chiarini- interprete dei migliori sentimenti di amicizia e governabilità dell’elettorato moderato di San Benedetto che ha votato il centrodestra, assiste all’ennesima tempesta politica scoppiata nella nostra coalizione. Riteniamo sia ingiusto continuare a dare agli elettori l’ennesima dimostrazione di litigiosità e instabilità politica, quando invece riteniamo le questioni del contendere di scarsa consistenza e significato, e quindi facilmente risolvibili con un po’ di buon senso”.
Chiarini analizza schiettamente le cause della crisi nascente della maggioranza: “Non si può continuare a dare un’immagine personalistica della vita politica comunale, quando l’elettorato con grande generosità ha premiato tutta la squadra del centrodestra, pur riconoscendo diversi valori interni ai singoli componenti dello schieramento. Riteniamo tuttavia che questi valori personali e di partito non possono prevalere su quelli globali dello schieramento di centrodestra”.
Il monito del capogruppo Udc è indirizzato a tutti, Sindaco compreso: “Invitiamo tutti gli “attori” di questa “tempesta in un bicchier d’acqua” a moderare i toni della polemica, a riportare tutto nelle debite proporzioni, a far prevalere il ragionamento sull’emotività nelle decisioni, perché non si sta al governo della città per uno sfizio personale, ma per risolvere i problemi con decisioni concordate e condivise, quindi tenendo conto di tutti gli attori e protagonisti della vicenda politica Sambenedettese.
L’appello finale di Chiarini è perentorio: “Quindi, ragionare, dialogare, mediare, lavorare con umiltà e con il consenso, costruendolo e non pretendendolo! Questo è il compito della politica e dei politici che hanno responsabilità pubbliche ed istituzionali”. La maggioranza avrà orecchi per sentire?
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