La Samb è la seconda migliore difesa del campionato, con dieci gol subiti: di questi, ben sei sono arrivati nell’ultima mezz’ora. Un caso? Non crediamo. Lo schema di gioco della Samb è in questo momento il più bello dell’intero girone di C e non solo. Chi paga il biglietto è sempre contento della scelta. Il primo tempo di Samb-Avellino è da cineteca del calcio e crediamo difficilmente ripetibile: i biancoverdi sono arrivati per la prima volta nell’area di rigore rossoblù al 31° minuto del primo tempo.

Però se guardiamo la classifica, vediamo una Samb sesta in graduatoria, staccata di dieci lunghezze dall’Avellino. Ma se il calcio ha un proprio rigore interno, i rossoblù saliranno presto in graduatoria. Sul campo, si stanno dimostrando come la squadra potenzialmente più forte del campionato: Avellino, Pescara, Teramo, Crotone e Martina sono state messe sotto e soltanto attraverso degli episodi alcune di loro sono uscite imbattute dallo scontro diretto.

Torniamo ai 6 gol subiti nei finali di partita, e al secondo tempo di ieri. Giustamente la Samb ha optato per il contropiede: nel primo tempo aveva speso parecchio e una ripresa più speculativa non è uno scandalo, anzi. I rossoblù però sono abituati ad attaccare, e il tentato cambio di mentalità della ripresa non è riuscito. La Samb ha lasciato impostare il gioco all’Avellino, senza trovare contromisure: nessun contropiede, una sola azione pericolosa. Bisogna capirlo: era la prima volta che i rossoblù provavano a difendere il risultato (l’esperimento era quasi riuscito).

Per diventare una grande squadra, che possa ambire anche alla prima posizione (dev’essere questo l’obiettivo, viste le potenzialità), la Samb dovrà arricchire il proprio bagaglio tattico. Dovrà saper difendere il risultato senza rinunciare al gioco, perché è impossibile giocare all’attacco per novanta minuti. Forse Kanjengele (quanto si è sentita la sua assenza!) potrebbe essere l’uomo adatto a dettare i tempi delle ripartenze, ma è tutto il centrocampo che dovrà saper rallentare il gioco al momento opportuno, per stancare gli avversari senza, necessariamente, sfiancarsi (ieri hanno ceduto Corradi, Delvecchio e anche Fanesi, i tre leoni dei primi quarantacinque minuti).

Se Colantuono riuscirà ad innestare in questa Samb anche queste doti avrà costruito allora una formazione perfetta. Il secondo tempo di Samb-Avellino può rappresentare uno stimolo sotto molti aspetti: la squadra dovrà essere ancor più agguerrita nell’incontro Samb-Fermana di domenica prossima, Colantuono avrà un elemento in più per valutare la sua squadra.