Domenica prossima la Samb si gioca una buona fetta del campionato, affrontando la prima in classifica, staccata di dieci punti…
«Io invece dico che è l’Avellino che si giocherà una buona fetta delle sue opportunità, perché la Samb è molto più forte dell’Avellino. Trovo questa carica per il fatto che siamo una società e una squadra organizzate, con un grande allenatore che sa dare i ruoli ai propri giocatori e sa combattere. Basta ricordare quel che è stato fatto l’anno scorso, e quest’anno ci ripeteremo. Più tardi parlerò con i giocatori e ripeterò loro che cosa devono fare per dare il massimo: chi soffre di più, chi sopporta il dolore e la fatica più degli altri alla fine prevale. I ragazzi lo hanno già fatto in passato e sono certo che si ripeteranno. Il merito è loro, di Colantuono, della società e della tifoseria».

Qualcuno prova a nominare il nome di Agnello, ma Gaucci lo stoppa.
«Chi è Agnello? Non parliamo più di Agnello, parliamo di cose belle, di questo campionato. Non possiamo ancora dare credito a questo personaggio, solo perché lancia dei comunicati alle agnzie di stampa…Anch’io posso dire che vorrei acquistare la Roma, ma se una cosa non è realizzabile nessuno la riprenderà. Non bisogna mica riportare tutto quello che invia alle agenzie di stampa!»

Ma secondo lei i dieci punti di distacco sono recuperabili?
«Se io dovessi scommettere su una squadra scommetterei sulla Samb, anche se adesso è quinta in classifica. Questa squadra ha dimostrato il suo carattere sia due anni fa che l’anno scorso, quando in dieci giornate è passata dai play-out ai play-off. E con il pubblico sambenedettese ciò sarà ancora possibile, perché il pubblico è un punto di forza, qui vivono per la Samb come poche altre tifoserie d’Italia».

Alessandro Gaucci è tornato?
«Sì, è tornato ieri e domenica verrà alla partita. Alessandro si occuperà della Samb, del Perugia e anche della nostra squadra di calcetto. Io probabilmente verrò a San Benedetto la prossima settimana, contro la Fermana».

Aveva dichiarato di voler cedere la Samb perché da solo non riusciva a garantire la gestione di tutte queste squadre. Con il ritorno di Alessandro il problema si risolve?
«Alessandro si è voluto prendere una lunga vacanza perché erano quattro anni che non riposava mai, e il suo contributo per la Samb sarà prezioso».

Oggi sul Corriere dello Sport si parlava di una trattativa con Amadio per la cessione della Samb…
«Noi dobbiamo parlare di certezze, mentre noi abbiamo Agnello in prima fila…Noi andiamo avanti per la nostra strada».

Quindi possiamo scrivere che questa trattativa non ha fondamento…
«Noi parliamo di noi stessi, le fantasie lasciamole stare».

Qualcuno cita il nome di Criniti, e di un suo possibile ritorno a San Benedetto.
«Non ce ne sarà bisogno perché non possiamo destabilizzare la Samb, un giocattolo quasi perfetto. Inoltre se Criniti viene a San Benedetto, con tutto il rispetto per la Samb, credo che rischiamo anche di demotivarlo: adesso sta giocando in Serie A, domenica ha disputato una ventina di minuti ad alto livello, perché farlo scendere di due categorie? Certo se Colantuono avrà bisogno di qualche rinforzo e me lo chiederà, non ci tireremo indietro. Sono certo che con Colantuono alla guida la squadra migliorerà con il passare delle giornate».