Gli ultimi dieci anni sono stati devastanti per il Paradiso: il numero di anime che hanno superato gli esami di ammissione è praticamente nullo. Ma proprio quando i dirigenti del settimo cielo, depressi e afflitti, stanno per gettare la spugna, ricevono una preghiera: una madre chiede loro di salvare l’anima del figlio, Many Chaves, un pugile dal passato decisamente turbolento. I dirigenti inviano sulla terra uno dei loro angeli più in gamba, Lola Nevado. I servizi segreti dell’Inferno segnalano però immediatamente la presenza di Lola sulla terra, e per contrastare la missione inviano Carmen Ramos, l’agente più esperto in materia.

Le due più famose dive iberiche si affrontano in un’eccentrica commedia nera che colpisce per l’immaginazione visiva di un regista che ama sorprendere il pubblico con continui e imprevedibili cambi di registro. “Nessuna notizia da Dio” è concepito e scritto apposta per Victoria e Penélope. Per le due attrici, Yanes immagina un Paradiso che è una Parigi in bianco e nero virato seppia che sarebbe piaciuta a Truffaut; e un Inferno dai colori contrastati, molto corporeo, gestito da signori britannici dal senso dello humour malato. A capo del Paradiso c’è una signora chiamata Marina D’Angelo (Fanny Ardant). L’inizio è folgorante, condito con citazioni filosofiche (da Epicuro a Pascal) e battute serrate: “Essere buona per una donna non è certo sexy”, sfotte Penelope. “Però è così chic, ne sono rimaste poche…” ribatte Victoria.

La relazione tra Bene e Male è un tema così profondo che Dìaz Yanes non può che affrontarlo in maniera scanzonata. Senza risparmiare spennellate “politiche”: nel summit che vede il Diavolo venire a patti con il Cielo (si intuisce un’antica storia d’amore tra lui e la boss del Paradiso) si sente Lucifero sentenziare: “Hanno creato sulla Terra una schiavitù dello spirito, abbrutendo tutti con la tv. É una Disneyland del Male. E dire che io secoli fa mi ribellai da un’altra tirannia…”
In una vicenda ricca di colpi di scena – divertente la scena in cui la poliziotta corrotta sferra un cazzotto al Diavolo in persona, che incassa – il confronto recitativo tra le due attrici rimane la cosa più gustosa. Con una piccola sorpresa finale sulla reale natura di Penélope…

Ingresso riservato ai soci con tessera F.I.C. (adulti: Euro 7,00; sotto i 20 anni: Euro 3,50)
Biglietto d’ingresso: Euro 4,50